IN LIBIA RAID EGIZIANI CONTRO ISIS. IL PREMIER LIBICO: “INTERVENIRE O ISIS ARRIVERA’ IN ITALIA”
FRANCIA CHIEDE IMMEDIATA RIUNIONE ONU
Aerei dell’esercito egiziano hanno colpito obiettivi dell’Is in Libia in risposta all’uccisione dei 21 copti e sono tornati indenni alle loro basi.
Lo riferisce la radio egiziana citando un comunicato dell’esercito.
Anche i caccia dell’aviazione militare libica, fedele al generale Khalifa Haftar che si è detto pronto a collaborare con l’Egitto, hanno partecipato ai raid aerei compiuti all’alba dall’aviazione egiziana contro le postazioni dello Stato islamico in Libia.
Lo riferisce l’emittente televisiva al Arabiya, citando un funzionario libico della difesa: “Egitto e Libia stanno combattendo una guerra”, ha detto il funzionario.
Gli attacchi aerei hanno colpito le basi del gruppo jihadista a Derna. Secondo il comandante dell’Aviazione libica, Saqer al-Joroushi, sarebbero stati “40-50” i terroristi dell’Is uccisi finora nei raid su Derna.
Il presidente francese, Franà§ois Hollande, è concorde con il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi sul fatto che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu dovrebbe riunirsi con urgenza sulla situazione in Libia e adottare nuove misure, come si legge in una nota dell’Eliseo.
Per Matteo Renzi “questo non è il tempo dell’intervento miliare”, bisogna aspettare la proposta dell’Onu.
“La visione del governo è una sola – ha detto il premier in un’intervista al Tg5 – ossia attendere che il Consiglio di sicurezza Onu lavori un po’ più convintamente sulla Libia. La comunità internazionale se vuole ha tutti gli strumenti per poter intervenire. La forza delle Nazioni Inite è decisamente superiore a quello delle milizie radicali”.
Mentre, Abdullah al Thani, il premier del governo libico riconosciuto dalla comunità internazionale, chiede all’Occidente di sferrare un’offensiva aerea per stanare i jihadisti che controllano Tripoli, “altrimenti -avverte- la minaccia dilagherà nei Paesi europei e specialmente in Italia”.
Dal Cairo non si cita alcuna collaborazione delle forze regolari libiche: “Confermiamo che la vendetta per il sangue degli egiziani” è “un diritto assoluto e sarà applicato”, afferma il comunicato delle forze armate egiziane che annuncia i raid aerei compiuti all’alba in Libia.
I raid sono stati portati in base “al diritto dell’Egitto di difendere la propria sicurezza e stabilità e per vendetta e risposta agli atti criminali di elementi e formazioni terroriste all’interno e all’esterno del paese”, si afferma nel comunicato.
Vittime civili nei bombardamenti.
I raid aerei egiziani hanno colpito accampamenti dell’Is a Bengasi e Sirte. Secondo una fonte della sicurezza della città di Bengasi sotto i bombardamenti sono morti almeno cinque civili. Tre delle vittime sarebbero bambini e due donne, tutte abitanti della città di Derna, situata a 1.300 chilometri a est di Tripoli. La tv satellitare al Jazeera parla invece di almeno di sette morti e 17 feriti a Derna.
(da “la Repubblica”)
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