“IN UN PAESE CIVILE LA POLITICA NON CONTROLLA I GIORNALISTI”. AL SENATO, MATTEO RENZI INCALZA GIORGIA MELONI SUL CASO PARAGON: “DA SEI MESI IN QUESTO PAESE SI SPIANO I GIORNALISTI, PERCHÉ NON HA CHIAMATO FRANCESCO CANCELLATO E ROBERTO D’AGOSTINO PER SCUSARSI?”
LA DUCETTA HA AVUTO IL CORAGGIO DI DIRE CHE DA QUANDO C’È LEI, “L’ITALIA CONTA DI PIÙ”: “ALLORA PERCHÉ LA GERMANIA CI HA TOLTO DALLA PARTNERSHIP STRATEGICA SOSTITUENDOCI CON LA POLONIA? PERCHÉ GLI USA NON CI HANNO INFORMATO DELL’ATTACCO IN IRAN?”
Partendo da un concetto espresso più volte dalla premier Giorgia Meloni (“Da quando ci sono io, l’Italia conta di più”), Matteo Renzi ha detto di non essere d’accordo e, parlando in aula al Senato, ha posto alla premier quattro domande per confutare quelle dichiarazioni.
Così il senatore di Italia viva nel suo intervento sulle comunicazioni di Meloni per il prossimo Consiglio europeo. “Se davvero l’Italia conta di più, perché la Germania del nuovo cancelliere Merz ha tolto l’Italia dalla partnership strategica che
aveva e l’ha sostituita con la Polonia nel contratto di coalizione tra Cdu e Spd?”, ha chiesto l’ex premier.
Poi ha ricordato la delegazione europea sul treno diretto a Kiev nel 2022, dopo l’invasione della Russia, dicendo che c’erano “Scholz, Macron e Draghi. Da quel treno ella è scesa e c’è salito Tusk”.
Altra domanda sul fatto che il 16 maggio scorso la premier non ha partecipato a Tirana all'”incontro tra Uk, Germania, Francia, Polonia in collegamento con Trump?” evidenziando che “è stata smentita da Macron che ha poi detto che non si trattava di mandare truppe in Ucraina. Lei ha mentito. Se contiamo di più che bisogno aveva di dire una bugia?”. Terza domanda è sui rapporti con gli Stati uniti: “‘Noi siamo il ponte con Trump’, così ci avete raccontato ma se è vero perchè non ci hanno informato? I tedeschi sono stati informati dagli americani, gli inglesi dagli americani, Tajani da nessuno. Lei ha detto che è stata svegliata di notte ma da chi? Da Trump o da Fazzolari?”.
Infine una domanda sul fatto che “da sei mesi in questo paese si spiano i giornalisti”. Renzi ha quindi continuato: “Perché non ha chiamato Francesco Cancellato e Roberto D’Agostino per scusarsi? Non dico che l’avete spiati voi ma non avete controllato che i giornalisti non si spiassero. In un paese civile la politica non controlla i giornalisti”.
Infine citando la festa di San Giovanni, patrono di Firenze che si celebra oggi, Renzi ha concluso: “A Firenze si dice che ‘San Giovanni non vuole inganni’. Stavolta, senza citare il mio libro e altro, può rispondere? Così in replica potrò dire quello che penso del fatto che questo governo, a mio giudizio, non conta assolutamente più di prima”.
(da agenzie)
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