INCIUCIO IN VISTA: FUOCO DI SBARRAMENTO AL 4% ANCHE ALLE REGIONALI
IDEA PDL-PD PER DARE L’ENNESIMA SFORBICIATA AI CESPUGLI… ANDREBBE A LEDERE L’AUTONOMIA LEGISLATIVA DELLE REGIONI… ALLE EUROPEE I GRANDI PARTITI HANNO PRESO MENO VOTI E PRETENDONO DI RECUPERARE POTRONE, SOTTRAENDOLE AI PICCOLI PARTITI DI DESTRA E DI SINISTRA
Zitti zitti, quatti quatti, stanno lavorando per portare, anche per le elezioni
regionali del prossimo marzo, lo sbarramento del 4%.
Ufficialmente “per semplificare il quadro politico”, in realtà per metterlo in quel posto alle liste minori di destra e sinistra.
L’idea è ovviamente del Pdl, ma piace anche al Pd: la proposta di legge è già stata presentata alla Camera da Peppino Calderisi il 30 luglio scorso e ha iniziato martedì il suo cammino alla Commissione Affari Costituzionali della Camera.
Sentite la tesi del Pdl: “L’iniziativa risponde all’esigenza di semplificare il quadro politico: abbiamo introdotto la soglia del 4% alle Politiche e alle Europee, perchè non farlo alle Regionali?”
Peccato che nessuno abbia mai sottoposto questa proposta all’elettorato, ma sia stata una scelta imposta dall’alto, per mera ed esclusiva convenienza dei due grandi partiti che, pur perdendo voti, aumentano il numero di poltrone disponibili.
Non a caso il Pdl ha perso un 2% e il Pd un 7% alle ultime europee, rispetto alle politiche dell’anno precedente, dopo aver imposto lo sbarramento per far fuori i partiti di destra e estrema sinistra, ma ha guadagnato in seggi.
E non si dica che l’opinione pubblica è d’accordo, visto che l’elettore ha penalizzato proprio i due partiti dell’inciucio, Pdl e Pd.
E ora alle regionali vogliono escludere nuovamente dalla rappresentanza politica un 25% di italiani che votano liste minori, neanche fossero appestati.
Se a questo 25% si aggiunge almeno un 20% di cittadini che sono rotti i coglioni e non vanno a votare, alla fine rimangono privi di rappresentanza il 40-45% di Italiani.
Ovvero la somma di Pdl e Pd, che raccolgono i voti del 60% di quel 55% che va a votare per i partiti più grossi, quindi una chiara minoranza nel Paese, impone i dicktat su come e per chi votare. Stavolta l’idea di far fuori destra e sinistra radicale suscita qualche perplessità , si legge.
Non per una ragion etica (quando mai?) ma perchè la legge regionale fissa solo dei principi generali, ma poi lascia alle singole regioni la libertà di dotarsi di statuti e leggi autonome.
Ma un conto è se la decisione arriva dalla Regione, un altro è imporla dall’alto: secondo alcuni giuristi sarebbe chiaramente incostituzionale e le Regioni potrebbero impugnare la decisione davanti alla Consulta.
Ovviamente d’accordo il Pdl e il Pd, anche se tutti lavorano sottotraccia e senza neanche pubblicizzare la proposta, d’accordo anche Di Pietro che se la cava con una riserva, “a patto di non ledere l’autonomia delle Regioni”, contrario l’Udc ( che pur non lo teme) perchè si tratta di un’idea strumentale per far fuori le piccole liste di destra e di sinistra proprio sotto elezioni”.
La Lega è “perplessa” invece, sapete perchè?
Perchè da un lato gli sta bene, dall’altro nelle Regioni del Centro dove si è presentata da poco lo sbarramento del 4% è troppo alto e si rischia di rinunciare a qualche comoda poltrona.
Qualcuno ci dovrebbe spiegare una semplice cosa: che differenza c’e’ tra un cittadino che vota per un partito che prende il 30% e quello che vota per uno che arriva magari al 3,8%: forse quest’ultimo ha qualche malattia e deve essere isolato come infetto?
O non ha gli stessi diritti a essere rappresentato nelle sue idee in una corretta democrazia?
O deve tacere per sempre perchè non si è venduto ai potenti?
E quale sarebbe il “quadro politico omogeneo da salvaguardare”? A destra quello del Pdl – Lega, dove convivono 12 correnti? O quella del Pd dove ve sono almeno 6?
In realtà ci governa una minoranza che ha preso il 45% appena, dell’80% dei votanti.
Un po’ di rispetto per le minoranze mai, eh? Ma che grande democrazia la nostra…
Come se non fosse interesse di uno Stato intelligente semmai l’opposto: coinvolgere tutti, nei rispettivi ruoli e non emarginare nessuno.
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