INCUBO REGIONALI PER BERLUSCONI: DA 10 A 3 ORA IL RISCHIO E’ PERDERE 6 A 7
LA POLI BORTONE HA DECISO POCO FA: “VADO AVANTI DA SOLA, RAPPRESENTO I VALORI DELLA SOCIALITA’ PROPRI DEL MERIDIONE”, E IL PDL RESTA COL CULO PER TERRA…SOLO ADRIANA RIESCE A INCALZARE VENDOLA A TRE PUNTI, GLI ALTRI CANDIDATI STACCATI DA NICHI…IN LIGURIA, MARCHE E BASILICATA L’UDC CON IL CENTROSINISTRA
Ieri, al termine di un interminabile Ufficio di presidenza del Pdl a Palazzo Grazioli, di fronte a un Raffaele Fitto inferocito di fronte alla prospettiva di dover far rientrare la candidatura del suo pupillo Rocco Palese nella corsa alla presidenza della Regione Puglia, il premier è andato giù duro: “Sei tu che ci hai messo nei guai, hai imposto il tuo uomo come fatto compiuto. Lo capisci o no che perdere la Puglia potrebbe essere decisivo e portarci, a livello nazionale, a un 7 a 6 per sinistra?”.
A quel punto Fitto ha dovuto accettare: Palese fa un passo indietro e il premier lancia un appello affinchè lo faccia anche la Poli Bortone.
Nella prospettiva di cercare un terzo nome di comune gradimento sia al Pdl che all’Udc.
L’Udc fa capire subito che è disponibile solo a una convergenza del Pdl sul nome della Adriana.
Ma poi chi sarebbe questo terzo candidato se da mesi non se n’è trovato uno che andasse bene a tutto il Pdl?
Qualcuno propone l’imprenditore Francesco Divella (ramo pasta), peccato che l’interessato non ci pensi neppure lontanamente a buttarsi in politica. Ritornano nomi consueti: il presidente della locale Confindustria, il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, il solito giudice.
Mentre Fitto accusa Quaglieriello di aver tramato contro di lui (ma non era diventato il Pdl il “partito dell’amore”?), emerge il sondaggio segreto che Silvio nascondeva in tasca.
Attendibile o meno che sia, dà Vendola con il vento in poppa, l’unica che riesce a stargi dietro di 3 punti è la Poli Bortone, gli altri sono distaccati di brutto.
Domanda legittima e di buon senso: invece di fare queste brutte figure, ci voleva tanto a candidare subito l’Adriana, invece che stare dietro alle strampalate esigenze e teorie di Fitto?
La Poli Bortone due ore fa ha ufficializzato la sua decisione: nessun passo indietro, “io vado avanti perchè sono al servizio dei pugliesi per interpretare il bisogno di cambiamento e una voglia di sviluppo del nostro territorio che veda al centro i valori della socialità propri del Meridione, della famiglia, dell’economia sociale delle piccole imprese, del moderatismo come metodo di lavoro”.
E conclude: “Sono a capo di un movimento del Sud che crede nei valori del Mezzogiorno, pensavo che anche il Pdl volesse fare un accordo con noi, non esiste una formula del terzo nome, penso di essere una candidata abbastanza forte per battere il governatore…” .
Aggiungendo una stoccata finale: “Se poi si vuole presentare Fitto…” .
A questo punto il Pdl ha due sole strade: appoggiare Adriana o ripresentare Palese e andare incontro a sconfitta sicura.
A completamento del quadro nazionale a rischio per il Pdl, l’annuncio di Casini che il suo partito si presenterà con la sinistra in Liguria, Marche e Basilicata.
Confermato l’appoggio al Pdl invece in Lazio, Campania e Calabria. Qualcuno nel Pdl sussurra: “invece che andare dietro alle stronzate di Bossi, avrebbero fatto meglio a stringere da tempo un accordo con Casini, ora nei casini ci finiamo davvero, altro che schiacciante vittoria… da un lato vinceranno le sinistre, dall’altro la Lega e a noi resteranno le briciole”.
Purtroppo spesso nel Pdl la saggezza si incontra più nei corridoi che nelle riunioni ufficiali.
Leave a Reply