INGORDIGIA PADAGNA: SALVINI SI STA PRENDENDO TUTTO MA DI MAIO NON SE N’E ACCORTO
IL M5S SI E FATTO SFILARE IL MINISTERO DEGLI INTERNI, QUELLO DELL’ECONOMIA E IL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA, RUOLI CHIAVE… PER AVERE UN CHIACCHIERATO PROFESSORE DI SERIE C SENZA ESPERIENZA COME PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E UN DI MAIO RIDIMENSIONATO? CHE GRANDE OPERAZIONE
Salvini è un ingordo: sta dando così in escandescenze perchè, forse Di Maio non se ne è accorto, costruendo nel governo un triangolo di ferro in effetti avrebbe in mano l’esecutivo: egli stesso agli Interni, Savona al MEF, Giorgetti Sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Ciò avverrebbe sia sul terreno della gestione del potere perchè i ministeri degli Interni e dell’Economia hanno un potere enorme nei rispettivi campi, sia sul piano politico.
Il tutto con un presidente del Consiglio alle prime armi, privo di un’autonoma forza politica come è il prof. Giuseppe Conte.
Non parliamo poi del potere politico in mano a questi dicasteri.
Con il ministero degli Interni Salvini sarebbe il dominus su tutta la politica dell’immigrazione. Intendiamoci, come ha malignamente osservato Travaglio, avrebbe l’onore e l’onere di dimostrare che i suoi slogan sui respingimenti, sulle espulsioni, sul “ritorno a casa” non sono solo degli slogan, ma sono traducibili nella realtà .
Per parte sua Paolo Savona come ministro del Tesoro potrebbe tranquillamente bypassare il presidente del Consiglio stabilendo con l’Unione Europea questo rapporto di fondo: o si concorda il mutamento dei Trattati o si creano le condizioni dell’uscita dall’euro senza bisogno di referendum.
Il difetto di questa linea, però, è di essere eccessiva ed estremista sia rispetto all’Europa e specialmente ai mercati sia rispetto alla presidenza della Repubblica. Come è stato già osservato l’Unione Europea può alzare la voce, ma al massimo può aprire una procedura d’infrazione.
Il problema è che invece le società di rating, i mercati, gli speculatori possono fare ben altro.
Gli apprendisti stregoni (Salvini, Di Maio, Savona) stanno scherzando col fuoco e non se ne rendono conto perchè i mercati intervengono sugli spread, sulla compravendita dei titoli pubblici, sul bilancio dello Stato.
Di tutto ciò si rende ovviamente conto la presidenza della Repubblica e di altro ancora.
Parliamoci chiaro, Mattarella è già arrivato al limite accettando come presidente del Consiglio un signor nessuno qual è il prof. Conte.
I due consoli non gli hanno dato come presidente del Consiglio un leader politico, ma nemmeno un professore di serie A, bensì uno di serie C per cui si sono perfino posti i ben noti problemi riguardanti il curriculum.
Mattarella lo ha accettato in nome dei rapporti di forza politico-parlamentari ed elettorali. Se adesso però su Economia, Esteri, Difesa Mattarella accettasse perinde ac cadaver le indicazioni di Di Maio e Salvini si arrenderebbe ad un’operazione partitocratica che in un colpo solo “asfalterebbe” il ruolo sia della presidenza della Repubblica sia quello dello stesso presidente del Consiglio, ridotti allo stato di passacarte dai due segretari di partito.
Ciò a maggior ragione perchè sul tema del ministro del Tesoro sono evidenti già da oggi i pericoli che la situazione presenta dal punto di vista dei mercati.
Si tratta di una piena subalternità al potere finanziario?
Si tratta di una questione riguardante i rapporti di forza non solo politici, ma anche economici.
Un paese con il secondo debito pubblico del mondo ha un governo fondato su un “contratto” che presenta uno sforamento intorno ai 100 miliardi di euro e perdipiù pensa di mettere al Tesoro un insigne personaggio che però ha intenzione di lanciare una sfida alla Germania dimenticando anche verso quali paesi sono preferenzialmente rivolte le nostre esportazioni, non certo la Russia di Putin, ma la Germania e la Francia.
E’ evidente che il piano B di Salvini è quello di giocar la carta di elezioni anticipate rispetto alle quali è possibile anche una ricomposizione del centro-destra (e alcuni sintomi dal colloquio Salvini-Berlusconi alle bacchettate a Brunetta per l’attacco a Salvini lo farebbero pensare) e a quel punto Di Maio sarebbe giocato da tutti i punti di vista.
Il fatto è però che è una linea avventurosa anche quella di andare ad elezioni avendo sullo sfondo una tempesta finanziaria.
Del resto che Salvini sia un ingordo o un avventurista è dimostrato dal fatto che allo stato egli sta rifiutando perfino una ipotesi di mediazione che vedrebbe Giorgetti come ministro dell’Economia.
(da “Huffingtonpost”)
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