INTERVISTA A ROBERTO SALIS: “RINGRAZIARE? MACCHÉ, PROVO RABBIA DA TAJANI E NORDIO NESSUN AIUTO CONCRETO”
“GRAZIE AI MEDIA E AGLI ITALIANI CHE CI HANNO DATO SUPPORTO”
Roberto Salis, dopo 15 mesi di carcere durissimo, sua figlia Ilaria andrà ai domiciliari a Budapest, è soddisfatto?
«È un passo nella giusta direzionema bisogna aspettare che Ilaria esca dal carcere».
Se l’aspettava questa svolta dei giudici?
«Dopo la settima istanza presentata anch’io, che sono ottimista di natura, avevo perso la fiducia».
È stata la candidatura alle elezioni europee con Avs ad aver smosso le acque?
«Io penso che il merito sia dei giornalisti che si sono messi al lavoro e hanno sollevato il caso, della mobilitazione popolare che è nata dopo la diffusione delle immagini di Ilaria in catene al processo e della mobilitazione politica, compresa la scelta della candidatura, contro un processo che da subito è stato politico».
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani dice che è stato merito di tutti, anche del governo.
«Tutta questa attenzione e quest’impegno del governo per i diritti dei suoi cittadini io francamente la vedo ancora molto nebulosa. Li dovrei ringraziare? Lasciamo stare…». «Su questa storia io non ho dei sassolini nelle scarpe, ho della ghiaia, ho i piedi sanguinanti e prima o poi svuoterò i cassetti di quel che ho da dire. Di certo come cittadini siamo stufi di dover implorare le istituzioni, che dovrebbero essere al servizio dei cittadini e che paghiamo per questo, affinché facciano il loro lavoro. Noi non abbiamo visto alcuna volontà concreta né da parte di Tajani né da parte di Nordio». «Ilaria dovrà anzitutto sottoporsi a degli esami medici e avrà bisogno di uno psicologo per gestire il suo stato mentale. Dopo 15 mesi rinchiusa in cella 23 ore al giorno in un regime carcerario peggiore del nostro 41bis avrà bisogno di tempo ».
(da agenzie)
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