INTROVABILI 42.000 LAUREATI E 88.000 DIPLOMATI SUL MERCATO DEL LAVORO
INGEGNERI, FISICI, BIOLOGI E CHIMICI… LE IMPRESE DEVONO RIVOLGERSI AGLI STRANIERI… L’INDAGINE UNIONCAMERE DENUNCIA LE CONTRADDIZIONI ITALIANE… ECCO I DATI
Domanda in calo, ordini e fatturati in ribasso, il clima è a dir poco gelido, ma la domanda di lavoro, almeno nelle posizioni qualificate, rimane alta e parzialmente insoddisfatta.
Soltanto quest’anno il saldo tra domanda e offerta di lavoro si chiude con un deficit di risorse: mancano all’appello ben 42 mila laureati nelle varie discipline e almeno 88 mila diplomati negli istituti tecnici e professionali.
Secondo le stime del Centro Studi di Unioncamere, rese note nell’ambito di Job&Orienta, il salone nazionale per l’orientamento, il fabbisogno di laureati in posizione di lavoratori dipendenti è stimabile in 126.100 unità .
Di queste, 88.300 sono nel settore privato e 37.800 nella P.A. ( scuola, sanità , università , enti locali).
A questa cifra dovrebbero aggiungersi 72.700 liberi professionisti a partita Iva e “nuovi imprenditori” per un totale di 198.800 laureati occupabili nel nostro sistema economico. Che però non si trovano.
Dal momento che i laureati in ingresso nel mercato del lavoro per il 2008 dovrebbero essere poco superiori ai 157.000, ci troviamo di fronte a un gap stimabile in 12.000 unità , se si tiene conto anche del lavoro indipendente.
Circa i tre quarti di questo squilibrio riguarda le lauree a indirizzo tecnico scientifico: ingegneria, matematica, fisica, biologia, geologia, chimica, agraria.
Difficile che la tendenza prosegua anche nel 2009, molte imprese saranno costrette a rivedere al ribasso il proprio programma di assunzioni e il gap tra domanda e offerta di laureati probabilmente si ridurrà .
Ancora più ampio il gap tra l’offerta di lavoro dei diplomati di tutti gli indirizzi e le opportunità di inserimento nel sistema produttivo.
Le aziende italiane ne hanno richiesti 338.500 nel 2008, una quota che sale a 357.100 se si includono anche gli sbocchi occupazionali come libero professionista, in particolare ragionieri e geometri.
A fronte di questo fabbisogno, i diplomati che si stanno affacciando per la prima volta sul mercato del lavoro sono complessivamente non più di 199.000.
Il differenziale supererebbe così le 139.000 unità per le imprese e raggiungerebbe le 158.000 considerando anche i potenziali professionisti.
Una parte di questo gap sarà colmato dalle imprese attraverso il ricorso a lavoratori immigrati: dovrebbero essere 43.800 le assunzioni di diplomati immigrati e quasi 7.000 quelle di laureati stranieri.
A questo punto vi chiederete: ma chi sono i laureati introvabili?
Una decina di figure professionali, a fronte delle 88.000 assunzioni previste per quest’anno, hanno probabilità di assunzione quasi immediata: assistenti tecnici alla clientela, fisioterapisti e infermieri.
In termini numerici le professioni in cui trovano più facilmente sbocco i giovani con una laurea specialistica o triennale, sono comunque quelle di infermiere, educatore professionale, responsabile commerciale, progettista meccanico e addetto alle operazioni bancarie front-office.
Se ci sei batti un colpo… qualcuno ti aspetta.
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