ISPEZIONI: IL 61% DELLE AZIENDE SONO RISULTATE IRREGOLARI
I RISULTATI NEL 2011 DELLE INDAGINI DEGLI ISPETTORATI DEL LAVORO: INDIVIDUATI 278.268 LAVORATORI IRREGOLARI DI CUI IL 38% IN NERO
Sono 244.170 le aziende ispezionate nel 2011 dagli ispettori del ministero del Lavoro, dell’Inps, dall’Inail e dall’Enpals: il 61% è risultato irregolare (149.708).
Sono i dati che emergono dal Rapporto annuale sull’attività di vigilanza in materia di lavoro e previdenziale per il 2011.
Sono stati individuati 278.268 lavoratori irregolari di cui il 38% in nero (105.279 unità cui vanno aggiunti circa 13.000 lavoratori individuati dalla Guardia di Finanza, per un totale di 117.955).
Il numero dei lavoratori in nero è diminuito rispetto ai 151.000 lavoratori dello scorso anno e tale fenomeno, spiega il rapporto, è fondamentalmente riconducibile, da un lato, alla restrizione del campo di applicazione della normativa sanzionatoria (al solo lavoro subordinato) e dall’altro alla contrazione occupazionale che inevitabilmente incide anche sul sommerso e anche, al notevolissimo incremento che hanno avuto le forme contrattuali di lavoro flessibile, con particolare riferimento ad alcune Regioni del Nord.
Sono state irrogate 52.426 maxisanzioni per l’impiego di lavoratori in nero, con una flessione dell’8% rispetto al 2010. In particolare, in Campania sono stati trovati 7.223 lavoratori in nero, in Emilia Romagna 5.847 e in Lombardia 5.448.
Nel corso delle verifiche condotte sulle aziende sono stati adottati 8.564 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, la quasi totalità legata al riscontro di manodopera sommersa in misura superiore al 20% di quella presente sul luogo di lavoro e con solo 36 casi di sospensione per gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza.
Di questi 3.094 sono i provvedimenti adottati nel settore dei pubblici esercizi, 2.396 nell’edilizia e 1.196 nel commercio.
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