ISRAELE ESCE DALLA NEUTRALITA’: “ANCHE NOI AIUTEREMO L’UCRAINA”
NATURALE REAZIONE ALL’APPOGGIO DELL’IRAN ALLA RUSSIA… L’INTELLIGENCE ISRAELIANA GIA’ AL LAVORO CON GLI UCRAINI PER INTERCETTARE I DRONI DI TEHERAN
Il dado è tratto. Israele ha scelto con chi stare, tra Putin e Zelensky, e ha scelto l’Ucraina.
Che aiuterà anche militarmente. Centinaia, forse migliaia, sono i droni kamikaze iraniani Shaded 136 presenti o attesi negli arsenali della guerra di Putin.
E di questi giorni è la notizia di forniture più potenti di droni Arash-2, sempre iraniani. Gli istruttori iraniani sono stati visti sul campo, in Crimea e a Kherson, addestrare i russi e guidare i droni. Si tratta di istruttori inquadrati nelle Guardie della Rivoluzione dell’Iran. E ancora: fonti d’intelligence riferiscono di contatti costanti e visite reciproche tra vertici militari e politici a Mosca e Teheran.
Davvero troppo per Israele, che decide di schierarsi con Kiev (fra l’altro, Zelensky è ebreo), a dispetto della linea neutrale tenuta finora per l’importanza strategica dei rapporti con la Russia militarmente presente in Siria e influente sugli Ayatollah. Ma se Putin, in difficoltà con le forniture militari, si è ormai affidato alla sponda iraniana, a Gerusalemme non resta che sostenere Kiev.
La svolta in un tweet del ministro israeliano della Diaspora, Nachman Shai, dopo la rivelazione degli 007 americani al Washington Post, per cui gli iraniani stanno inviando alla Russia missili balistici con gittate di 300-700 km. «Non c’è più alcun dubbio scrive Shai su dove debba stare Israele in questo sanguinoso conflitto. È arrivato il momento che l’Ucraina riceva anche aiuti militari da Israele, come dagli Stati Uniti e dai Paesi Nato». L’intelligence israeliana starebbe già aiutando gli ucraini a intercettare i droni targati Teheran.
(da agenzie)
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