LA BELLISSIMA RISPOSTA DI ANTONELLO, SEDICENNE DI COSENZA OFFESO DA UNA SCRITTA OMOFOBA SOTTO CASA
PACATEZZA, EDUCAZIONE E MATURITA’
Antonello ha 16 anni e vive in un piccolo paese in provincia di Cosenza, Spezzano della Sila. Sotto casa ha trovato, scritto su un muro, un messaggio. Vernice nera, parole mozzate.
Succo del discorso chiarissimo, però: Antonello gay. Il ragazzo è giovane, non è ancora maggiorenne. Non ha ancora affrontato le prove più difficili che la vita ti mette di fronte. Questa scritta a metà tra il minatorio e il canzonatorio è un primo test.
Antonello lo supera alla grande.
“Non credo ci sia molto da dire, la foto parla da sè. Credo che arrivati oramai nel 2020, sia impossibile che un paese come Spezzano sia ancora così arretrato e chiuso mentalmente. Mi dispiace dirlo, ma migliorare l’estetica serve a ben poco se poi il succo del paese è questo. Non ci fa onore, fa solo ribrezzo, soprattutto se ci rendiamo conto che a scrivere ciò è qualcuno della mia età , se non più grande, persone che dovrebbero essere le prime a spronare al meglio, al cambiamento. Se questo è il messaggio che viene passato alle nuove generazioni, non so dove potremmo arrivare.”
Sono queste le parole che Antonello scrive su Facebook. La pacatezza della denuncia, la consapevolezza che non serve alzare i toni o perdere la calma, la bontà di un messaggio amaro e devastante che, proprio per la sua semplicità e l’educazione con cui è stato scritto, coglie perfettamente nel segno.
Ha semplicemente elevato il piano della discussione: dall’offesa scurrile scritta sul muro a una domanda che dovrebbe investire tutta la società .
(da agenzie)
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