LA DIFFIDA DEL SINDACO LEGHISTA DI BONDENO E L’USO CHE UN CITTADINO NE POTREBBE FARE: QUELLO CHE BOSSI CONSIGLIAVA CON IL TRICOLORE
MINACCIA DI RITORSIONE I CONCITTADINI AFFINCHE’ NON ACCOLGANO I PROFUGHI, ISTIGA A DISOBBEDIRE A LEGGI DELLO STATO E DICHIARA IL FALSO DIFFONDENDO DATI TAROCCATI… OVVIAMENTE LE ISTITUZIONI FANNO FINTA DI NULLA INVECE CHE COMMISSARIARLO E DENUNCIARLO
Il sindaco di Bondeno (Ferrara) , il leghista Fabio Bergamini ‘diffida’ i suoi concittadini esortandoli a non accogliere in casa ‘finti’ migranti.
E stavolta siamo alle minacce e al delirio: “Riterrò i cittadini personalmente responsabili nel caso in cui dovessero prendersi in casa i profughi” dichiara.
Responsabli di che? Di ottemperare a una norma prevista dalla legge italiana ( e non padagna) che a sua volta si rifà a convenzioni internazionali?
Tutto ha inizio nei giorni scorsi quando la prefettura di Ferrara ha avviato un’indagine conoscitiva finalizzata a verificare la disponibilità di ulteriori immobili ubicati nella provincia e potenzialmente idonei ad ospitare i cittadini stranieri, mettendo a disposizione di chiunque voglia affittare immobili per l’accoglienza, sull’homepage della prefettura, un apposito modulo per comunicare la propria disponibilità , secondo le modalità contenute in un avviso pubblico datato 11 agosto avente come oggetto “manifestazione di interesse per utilizzo immobili da destinare al servizio accoglienza stranieri”.
Quindi il sindaco comico non solo istiha i concittadini a non ottemperare a una legge dello Stato, ma arriva pure a “diffidarli”, rivendicando il reato quando afferma che “come sindaco mi riservo di intraprendere tutte le azioni utili a scoraggiare l’accoglienza”.
Non contento diffonde dati falsi atti a turbare l’ordine pubblico quando afferma che “solo il 2-3 per cento degli stranieri che richiedonolo stato di rifugiato ne hanno diritto”, smentito dai dati ufficiali certificati che attesta la percentuale di richieste accolte al 40%.
Un sindaco che in un Paese normale sarebbe già stato commissariato in 24 ore e denunciato all’autorità giudiziaria.
Ma dato che siamo in Italia, accontentavevi di usare la suddetta delibera seguendo i consigli dati a suo tempo da Bossi circa l’utilizzo del tricolore.
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