LA FIGURA DI MERDA DI BELPIETRO: QUANDO PER DIFENDERE SIRI SOSTENEVA CHE L’INTERCETTAZIONE SUI 30.000 EURO NON ESISTEVA
SU LA “VERITA'” LA TESI CHE L’INCHIESTA ERA TUTTA UNA BOLLA DI SAPONE, ORA LA CONFESSIONE DEI NICASTRI… A QUANDO UNA PRIMA PAGINA DI SCUSE?
Era il 25 aprile del 2019 e La Verità di Maurizio Belpietro in un articolo di Giacomo Amadori affermava perentoriamente che il caso Siri-Arata-Nicastri fosse una bolla di sapone perchè l’intercettazione sui 30mila euro, secondo loro, non esisteva.
“Dopo la lettura, i magistrati di Roma, che insieme a quelli di Palermo hanno ordinato la perquisizione del sottosegretario, restano basiti e iniziano a cercare la conversazione che non ricordavano di aver letto. Ma, dopo aver scartabellato dentro al fascicolo e aver chiesto aiuto agli investigatori e ai colleghi siciliani, rimangono sconcertati per il risultato: l’audio non esiste. Avete letto bene: sul Corriere sarebbe stata pubblicata tra virgolette una battuta mai captata dagli investigatori. «Le intercettazioni sui giornali? Sono false. Quelle frasi non ci sono nel fascicolo», ci assicura un inquirente.
Il giorno dopo Amadori rintuzzava e Belpietro faceva la ola mentre la Lega e Morisi si tuffavano sulla questione con il tipico piglio di chi ha naso per le figure di emmenthal:
Insomma, la falsa intercettazione contro Siri era già entrata nel circolo tossico delle fake news anche se nel frattempo chi aveva le carte smentiva Amadori e Belpietro. Oggi però c’è una novità :
Manlio e Vito Nicastri hanno ammesso l’esistenza dell’intercettazione che secondo Amadori era come l’attentato a Belpietro (cioè, inesistente).
E ora che si fa? La prima pagina della Verità sta ospitando le scuse con rettifica? Vediamo.
Ah, ovviamente tra gli espertoni non c’era soltanto La Verità , possiamo anche ammirare la famosa garantista Annalisa Chirico, che successivamente abbandonerà le indagini antimafia per concentrarsi sulla colpevolezza intrinseca delle ONG
(da “NextQuotidiano”)
Leave a Reply