LA GOVERNATRICE DELL’UMBRIA MARINI SI E’ DIMESSA: “IO PERBENE, RISPETTATE LE REGOLE”
ORA LA GIUSTIZIA FARA’ IL SUO CORSO E VALUTERA’ LE EVENTUALI RESPONSABILITA’
Quando sta per fare buio arriva la resa.
Per tutto il giorno Catiuscia Marini è rimasta asserragliata dentro il Palazzo della Regione. Un via vai di consiglieri e avvocati. Una consultazione dopo l’altra.
Anche il commissario dem Walter Verini è stato qui con lei recapitandole il messaggio, invitato da Roma, sull’opportunità di un passo indietro.
Con una lettera, che è stata scritta e riscritta, quasi inviata e poi strappata, alla fine sono state comunicate le dimissioni.
La missiva viene mandata alla presidente dell’assemblea: “Ti comunico la decisione di rassegnare le dimissioni”. Quindici righe in tutto e nulla più. L’inchiesta sui concorsi truccati nella sanità si è allargata a tal punto che ormai restare presidente della Regione per Marini era diventato impossibile. E per il Pd insostenibile.
«Voglio ringraziare Catiuscia Marini, che con le sue dimissioni ha scelto di mettere al primo posto il bene della sua Regione. Catiuscia, in questi anni è stata al servizio delle istituzioni e dell’interesse generale e ha garantito all’Umbria sviluppo e qualità della vita e dei servizi. E’ stata una guida apprezzata per i suoi territori e benvoluta dalla sua comunità . Ora, sebbene in presenza di un’indagine che è ancora allo stato preliminare, ha scelto con responsabilità di fare un passo indietro proprio allo scopo di evitare imbarazzi e strumentalizzazioni per la sua Umbria. Da garantisti, aspetteremo che la giustizia faccia il suo corso prima di emettere giudizi definitivi. Spero lo facciano tutti». Lo dichiara in una nota il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.
(da agenzie)
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