LA LEGHISTA CECCARDI TOGLIE LA FIGLIA DALL’ASILO COMUNALE DOPO LE POLEMICHE: DI CATTIVO GUSTO OCCUPARE UN POSTO CHE POTEVA ESSERE ASSEGNATO A UNA FAMIGLIA CON REDDITO BASSO
“IO CI HO IMPIEGATO TRE ANNI A TROVARE UN POSTO A MIA FIGLIA, COME MAI LA CECCARDI SUBITO?”: LA DOMANDA DI UNA MADRE DI CASCINA HA MESSO ALLE STRETTE LA LEGHISTA
L’iscrizione al nido di Cascina (Pisa) della figlia dell’eurodeputata, e ora candidata per il centrodestra alla presidenza della Regione Toscana, Susanna Ceccardi, diventa un caso. Che si consuma tutto a colpi di post sui social.
Con la decisione, alla fine, dell’ex sindaca del comune pisano di ritirare la figlia dalla scuola comunale per iscriverla a un nido privato. “Nessuno la usi per polemiche politiche”.
Ma andiamo con ordine. Tutto comincia con un post su Facebook di una cittadina di Cascina che ieri mattina ha pubblicato la graduatoria dei bambini che hanno accesso ai nidi comunali in cui, tra gli altri nomi, c’è anche quello della figlia dell’ex sindaca leghista.
Nel post la cittadina racconta di avere impiegato tre anni prima di ottenere un posto pur presentando un Isee molto basso e chiede spiegazioni all’assessore ai servizi educativi e candidato sindaco alle amministrative, Leonardo Cosentini (Lega), su come possa esserci subito riuscita “una madre che guadagna 20 mila euro al mese”.
Pronta la replica di Ceccardi, arrivata sempre ieri, in un lungo post su Facebook: “Ho fatto domanda per il nido l’Aquilone perchè è l’unico asilo comunale a gestione diretta del comune, conosco la professionalità delle insegnanti e mi faceva piacere dare questa offerta formativa a mia figlia. Ho ragionato semplicemente da genitore e non da politica, e ho fatto domanda, all’asilo comunale avrei pagato retta piena non avendo diritto ad alcun contributo. Gli uffici hanno semplicemente compilato l’istruttoria attribuendo a mia figlia il punteggio che le spetta, un punteggio alto dovuto al fatto che ha una madre che lavora all’estero e un padre che fa il pendolare. Ma il bene di mia figlia viene prima di tutto e dopo queste polemiche abbiamo deciso di ritirarla da quell’asilo. Ne sceglierò uno privato”
Sul caso, diventato subito oggetto di polemica politica, è intervenuto anche il Pd di Cascina che ha annunciato che, in caso di vittoria alle amministrative, cambierà l’attuale regolamento per l’accesso all’asilo comunale: “Rivedremo i regolamenti comunali. Li rivedremo per renderli più vicini ai più deboli. Li rivedremo per ridurre le distanze sociali”. “La vera questione – proseguono i dem – è la mancanza dei posti in convenzione, e quindi a tariffa calmierata, nel sistema dei servizi educativi del Comune. Negli ultimi quattro anni si è fatto poco o niente per rendere la frequenza al nido un diritto universale per i bimbi e le bimbe del territorio. L’onorevole Ceccardi puntava a usare in modo amorale una possibilità che comunque dovrebbe essere garantita a tutti. L’unica mossa responsabile è stato il passo indietro”.
(da agenzie)
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