LA LEGHISTA STEFANIA ZAMBELLI È INDAGATA PER TRUFFA AL PARLAMENTO EUROPEO SULLE INDENNITÀ AI COLLABORATORI: LA GUARDIA DI FINANZA LE HA SEQUESTRATO 172MILA EURO
L’ESPONENTE DEL CARROCCIO, MOLTO VICINA A MATTEO SALVINI, AVREBBE USATO I FONDI DESTINATI AI SUOI QUATTRO ASSISTENTI IN ALTRO MODO … INDAGATO ANCHE L’ULTRÀ DEL MILAN MARCO PACINI, APPARTENENTE ALLE BRIGATE ROSSONERE, COMPAGNO DELLA FIGLIA DELL’EURODEPUTATA
Stefania Zambelli, eurodeputata della Lega dal 2019, è indagata per frode ai danni del Parlamento europeo sulle indennità dei parlamentari.
Insieme a lei, ci sarebbe anche il compagno della figlia, Marco Pacini, ultrà del Milan delle Brigate rossonere.
La Procura europea di Milano, insieme alla Guardia di finanza di Brescia, ha quindi eseguito un sequestro preventivo di oltre 170mila euro alla politica. A finire nel mirino degli inquirenti, l’assunzione in Italia dei quattro assistenti di Zambelli, che avrebbero ricevuto le indennità connesse al ruolo senza però svolgerlo. O svolgendolo solo parzialmente, documentando finte attività al Parlamento europeo.
Gli inquirenti stanno anche indagando sulle reali competenze professionali e di istruzione dei quattro assistenti, che per farsi assumere potrebbero aver falsificato i titoli di studio.
Le indagini puntano a stabilire se Zambelli, strettamente legata ad almeno uno dei suoi collaboratori, abbia ingiustamente beneficiato delle indennità corrisposte dall’Europarlamento al suo entourage, per un danno stimato al bilancio dell’Unione europeo di 172.148,82 euro. L’eurodeputata è stata anche candidata dalla segreteria provinciale della Lega di Brescia, alle ultime elezioni regionali, non ottenendo il seggio ma risultando la prima dei non eletti nel capoluogo lombardo.
Secondo Ansa, a risultare indagato c’è anche Pacini, che fa parte dello staff dell’europarlamentare e al quale sarebbe stata sequestrata anche un’auto
(da agenzie)
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