LA MELONI FINO A MERCOLEDÌ, HA VALUTATO SE ANDARE O MENO A CROTONE, PER RENDERE OMAGGIO AI MIGRANTI
ALLA FINE HA DECISO DI EVITARE: SAREBBE STATO UN SEGNALE DI SFIDUCIA VERSO PIANTEDOSI E TEMEVA DI ESSERE CONTESTATA… COSI’ NESSUN ESPONENTE DEL GOVERNO È ANDATO IN CALABRIA RIMEDIANDO INA FIGURA MESCHINA
Ha valutato fino al pomeriggio di mercoledì se andare in Calabria. Aveva anche lasciato un buco in agenda, per il primo pomeriggio. In modo da organizzare un velocissimo blitz nel palazzetto di Crotone, rendere omaggio alle decine di vittime che nessuno ha salvato dal naufragio, e poi decollare alla volta di Nuova Dehli. Ma alla fine Giorgia Meloni ha desistito.
E lo ha fatto dopo giorni di tentennamenti, valutazioni interne al melonismo e alla maggioranza, tensioni.
Novanta ore, dalla notte di sabato a mercoledì sera, che è utile ricostruire. Con un risultato finale: la grande assenza della premier, il grande vuoto di un governo che in quattro giorni è riuscito a mandare in Calabria solo il ministro dell’Interno, tornato indietro con una montagna di polemiche.
Appena saputo della tragedia in mare, Meloni sente Matteo Piantedosi. È il titolare del Viminale a proporsi di andare subito in Calabria, personalmente. Lo fa domenica, con il consenso della premier. Il problema è che il ministro inciampa sulle sue stesse parole. Facendo infuriare Meloni. Riferiscono diverse fonti che la presidente del Consiglio resti negativamente colpita, in privato, da quelle uscite. Le considera un clamoroso autogol.
Valuta la possibilità di andare personalmente in Calabria. Sarebbe però una sconfessione insostenibile del suo ministro. E poi, la esporrebbe al rischio di tensioni, contestazioni. I vertici dell’esecutivo si attivano per rimediare in qualche altro modo.
È Palazzo Chigi ad attivarsi per metterci una toppa e organizzare l’intervista di Piantedosi a Cinque minuti, su Rai 1. Succede martedì. Non va benissimo, perché neanche la retromarcia piace alla premier, non nella forma scelta dal ministro. La leader torna a valutare una missione a Crotone. Viene lasciato libero un momento d’agenda, prima della missione in India. In molti, si apprende adesso, anche nella stretta cerchia di Fratelli d’Italia, premono sulla leader indicandole l’opportunità di un viaggio.
L’obiettivo politico di Meloni, però, non cambia: tenersi lontana dalle polemiche, evitare tensioni nella maggioranza e nell’opinione pubblica. Non rispondere alle domande su Piantedosi. Non sconfessarlo a favore di telecamere, ma neanche difenderlo dopo 48 ore di dichiarazioni considerate sbagliate.
Nel frattempo, ieri – e siamo a mercoledì – succede anche altro: trapela la notizia della visita di Sergio Mattarella prevista per giovedì 2 marzo.
Il Presidente della Repubblica sceglie la forma privata, è il Colle a chiederlo. Nessun esponente del governo è quindi presente.
Meloni, intanto, è già partita mercoledì sera verso l’India. Il Capo dello Stato è accompagnato solo dal prefetto di Crotone Maria Carolina Ippolito. Resta il fatto che da domenica sera nessun esponente di prima fascia del governo e dunque nessun ministro visita la Calabria. Facendo tra l’altro infuriare le opposizioni e il Pd, nelle ore in cui anche la segretaria dem Elly Schlein si reca a Crotone.
(da La Repubblica)
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