LA MERAVIGLIOSA FIGURACCIA DEL SENATORE M5S CHE SI RIMANGIA L’EMENDAMENTO-MARCHETTA SULLE SPIAGGE
IL CAPOLAVORO DI UMORISMO INVOLONTARIO DEL SENATORE DESSI’
Quelli del MoVimento 5 Stelle, è notorio, hanno delle idee ma se non vi piacciono ne hanno delle altre.
E quindi non desta il necessario stupore il fatto che nei giorni scorsi con la Lega abbiano presentato due emendamenti che miravano a ottenere una sanatoria di 2 anni (o fino a data da destinarsi) per la riscossione dei canoni delle spiagge oggetto di contenzioso, facendo un regalone ai balneari tra cui quelli di Ostia, e che oggi, dopo l’intervento di Virginia Raggi, l’emendamento grillino sia stato ritirato.
Quello che invece dovrebbe però ancora stupire è il comportamento del senatore Emanuele Dessì, uno dei firmatari dell’emendamento-sanatoria dei balneari — e che era finito agli onori delle cronache durante la campagna elettorale per aver ritirato la candidatura a sua insaputa — nella vicenda.
Stamattina, in una dichiarazione rilasciata al Fatto Quotidiano, Dessì difendeva l’emendamento: “Non tutti i balneari sono Papagni — il riferimento è al presidente di un sindacato balneari di Ostia a cui era stato sequestrato lo stabilimento — noi vogliamo revisionare tutto il settore. Cerchiamo di andare incontro a chi si prende cura delle nostre spiagge”.
Oggi invece, dopo che la Raggi ha ottenuto il ritiro dell’emendamento, Dessì ha avuto il barbaro coraggio di mandare questa nota alle agenzie di stampa: “Non ci sarà alcun condono per i balneari nel decreto Semplificazioni. Dopo quanto il Movimento 5 Stelle ha fatto in una realtà come Roma per liberare il litorale di Ostia da un sistema di concessioni impregnato dall’illegalità , non lasceremo nessuna sponda a scorciatoie o regalie. Accolgo con soddisfazione il ritiro dell’emendamento contestato. Esso, che in buona fede si dava l’obbiettivo di dare aiuti concreti ad attività che vivono una fase di difficoltà in alcune zone del Paese, purtroppo andava a impattare in maniera devastante in quelle aree d’Italia dove il malaffare è più radicato”.
E ancora “Non si può creare nessuna sacca di ambiguità su questo fronte, per questo ho avuto subito una consultazione proficua con la sindaca Raggi e con la presidente Di Pillo”.
La dichiarazione è un capolavoro di nonsense: prima Dessì prepara una sanatoria e poi annuncia orgogliosamente che non ci sarà alcuna sanatoria, prima scrive un emendamento per sospendere le sanzioni a chi ha contenziosi e poi dice che lui non lascia sponde a scorciatoie o regalie.
Infine, accoglie con soddisfazione il ritiro dell’emendamento che lui stesso aveva presentato.
Un capolavoro di comicità involontaria che non ammiravamo dai tempi di Razzi.
(da “NextQuotidiano”)
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