LA PASSERELLA DI RENZI A PALERMO ROVINATA DALLA CONTESTAZIONE DI PRECARI ED EDILI
SONO FINITI I TEMPI DEGLI SPOT: ORA AD ACCOGLIERE IL PREMIER DELLE PROMESSE MANCATE CI SONO I NON GARANTITI
Il premier Matteo Renzi stamane a Palermo inaugura l’inizio dell’anno scolastico all’istituto Padre Pino Puglisi di Brancaccio, nel 21esimo anniversario dell’uccisione del sacerdote da parte della mafia.
Ad attendere Renzi ci sono gruppi di precari della scuola che chiedono di essere stabilizzati ma anche vincitori del concorso del 2012, che attendono l’immissione in ruolo.
Poco distante un gruppo di disoccupati che per anni ha lavorato nel settore dell’edilizia, invece, rivendicano l’applicazione di un protocollo di intesa stipulato nel 2013 dal Comune di Palermo e dalle associazioni sindacali e di categoria.
Daniele Midolo è uno degli insegnanti che da anni lavora con contratti a termine nella scuola, da 28 anni insegna educazione musicale a Catania, così come Antonio Geraci, che di anni ne ha 60 e da 35 è precario. “Chiediamo la stabilizzazione – dicono i due docenti – l’immediata immissione in ruolo. A Matteo Renzi diremo che nella scuola ci sono cattedre vuote”.
“Non siamo grasso che cola – gli fa eco Claudia Platania, dell’Anief di Catania, insegnante di musica – è inutile fare concorsi quando da anni nelle scuole insegnano docenti come noi”.
I manifestanti hanno striscioni con scritto “Premiate il merito”, “Esclusi senza motivo”.
Gli edili sono scesi in piazza con gli elmetti gialli. “Siamo qui per chiedere i nostri diritti – dice Salvatore Bruno, operaio di 29 anni – Chiediamo a Renzi di fare rispettare il protocollo di intesa firmato con il Comune di Palermo per promuovere politiche attive del lavoro funzionali ai bisogni occupazionali del settore”
(da “La Repubblica”)
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