LA PROVOCAZIONE
BOSSI SUL PO, NOI ALLE SORGENTI DEL TEVERE
Riceviamo e pubblichiamo dagli amici di Sezze (LT) “Lavocelibera.it” l’articolo che segue e che rappresenta una intelligente provocazione a un diffuso conformismo del Centrodestra, intossicato dalle fonti del Monviso e dall’inquinamento del Po.
In concomitanza con la pagliacciata leghista dedicata al “Dio Po”, con tanto di ampolle e “riti” pseudo-celtici, una delegazione del Movimento Libero Iniziativa Sociale ha raggiunto le sorgenti del fiume caro alle sorti di Roma e delle genti latine, nonchè dell’intero popolo italico: il Tevere. Nessun rito, nessuna carnevalata, ma semplicemente un ritorno a quelle che sono le radici della nostra Storia, della nostra Cultura, delle nostre Tradizioni. E nel contempo, la volontà di rappresentare, in un momento particolarmente difficile per la nostra Patria, fatto di divisioni, di minaccia di secessioni, di vilipendio ai simboli sacri della Nazione, l’unità della nostra penisola e del popolo che la abita. Sulla vetta del Monte Fumaiolo, a 1400 metri di altitudine, lì dove nascono le due sorgenti che hanno dato la vita ed alimentato quella che è stata la Civiltà per eccellenza, abbiamo voluto lanciare un segnale finalizzato a dare rinnovati impulsi a quelli che sono realmente i valori che ci hanno accomunato e debbono continuare nella loro interezza ad accomunarci.
Qui abbiamo respirato l’aria dei nostri Padri, qui sgorga insieme all’acqua del “Tiber”la civiltà e la cultura di Roma, qui nascono la letteratura ed il diritto, qui c’è lo spirito dei Cesari, qui nascono le grandi realizzazioni, come la Via Tiberina, che ha collegato la penisola, facendo dell’Italia, dal Sud al Nord, un solo Paese.
Riteniamo che l’estrema faciloneria con cui si accettano, e si alimentano sui media, manifestazioni come quella del Monviso organizzata dalla Lega Nord e dal “senatur” Umberto Bossi, che non perde occasione per ridicolizzare la nostra Patria o per vilipendere i suoi simboli, può rivelarsi, anche nel breve tempo, pericolosa. Come si è potuto accettare il concetto di federalismo, nei termini imposti dai “padani”, da parte di tutte le forze politiche, senza colpo ferire? Come si può ritenere affidabile e credibile un personaggio come Bossi, che mentre in Parlamento faceva agitare il cappio dai suoi accoliti contro “Roma ladrona”, dall’altra intascava 200 milioni di vecchie lire, come tangente, da Carlo Sama? Come si può rendere determinante una forza che mira da sempre alla secessione ed a tutelare solo gli interessi privati di pseudo imprenditori localizzati nelle sue zone di influenza?
Ma tant’è: oggi in Italia, all’Italia non pensa più nessuno. Tanto meno i rappresentanti di quei partiti che fanno finta di richiamarsi ai valori della Nazione: gli “affari” vengono prima.
L’appuntamento al quale abbiamo dato vita quest’anno diventerà periodico, nell’augurio che i nostri sentimenti possano essere condivisi da altri, animati dallo stesso spirito nazionale.
MOVIMENTO LIBERO INIZIATIVA SOCIALE www.lavocelibera.it
Leave a Reply