LA QUESTURA DI REGGIO EMILIA CHIEDE ALLE SARDINE DI LASCIARE LA PIAZZA DI BIBBIANO AL SEQUESTRATORE DI PERSONE CHE SCAPPA DAL PROCESSO
INTERVENGA IL PREFETTO CHE HA IL POTERE PER MOTIVI DI ORDINI PUBBLICO DI VIETARE O SPOSTARE I COMIZI …. QUALCUNO VUOLE L’INCIDENTE A TRE GIORNI DAL VOTO?
Ieri abbiamo raccontato come le Sardine hanno fregato Salvini su Bibbiano: la Lega aveva preannunciato il suo comizio di chiusura della campagna elettorale nel paese per giovedì prossimo 23 gennaio, presenti sul palco Matteo Salvini e persino (in via eccezionale, non vi ci abituate eh?) la candidata presidente Lucia Borgonzoni.
I leghisti organizzatori hanno però scoperto che quello spazio era stato già richiesto dalle Sardine con un modulo depositato due settimane prima in prefettura e firmato addirittura da Mattia Santori.
Oggi, scrive Sarah Buono sul Fatto Quotidiano, la questura di Reggio Emilia ha chiesto alle Sardine di mollare la piazza per darla alla Lega:
Nonostante siano arrivati per prime, la Questura di Reggio Emilia avrebbe invitato le sardine a cedere la piazza di Bibbiano alla Lega.
Sulla base di una regola da campagna elettorale, i partiti hanno la prelazione su qualsiasi spazio pubblico rispetto a associazioni o enti non candidati alla competizione: per questo,e per evitare altre polemiche, alle sardine sarebbe (il condizionale è d’obbligo) stato chiesto di fare un passo indietro
Virtuale e reale: cambiare giorno, venendo meno però al principio del flash-mob anti propaganda sovranista, o luogo.
A Bibbiano, comune simbolo suo malgrado dell’inchiesta sui presunti abusi nella gestione degli affidi, non ci sono però molti spazi ampi come piazza della Repubblica, davanti al Municipio.
A occhio qui possono starci 4.000 forse 5.000 persone, in quelle limitrofe al massimo duemila persone.
I leghisti avrebbero richiesto la piazza con la dicitura ‘festival’ nove giorni fa dopo un errore fatto con una prima richiesta per ‘comizio’.
I pesciolini hanno rivendicato il proprio legittimo primato in conferenza stampa con tanto di carta con richiesta autorizzata in data 14 gennaio. Una carta che potrebbe diventare straccia nelle prossime ore: le sardine però difficilmente torneranno indietro o cederanno il passo alla Lega.Una soluzione inconcepibile per il gruppo di Mattia Santori.
“Non volevamo andarci, ma ci hanno chiamato i cittadini, chiedendo di fare qualcosa contro questa ennesima strumentalizzazione”, ha dichiarato venerdì Santori lanciando la piazza di Bologna. Allo stesso tempo, però, Santori ha confermato che “siamo pronti a rinunciare, se la Lega farà lo stesso: loro sono sciacalli, noi un anticorpo”.
“Ieri sera abbiamo incontrato la Questura, che ci ha chiesto di fare un passo indietro. Noi rispettiamo la legge e le istituzioni, ma se saremo costretti a farlo risponderemo con una piazza. Con le persone”, afferma, parlando con AdnKronos, il movimento 6000 Sardine. “C’è un documento che attesta che noi abbiamo fatto la richiesta per la piazza, richiesta che è stata protocollata – spiegano le Sardine – Ora c’è questo accordo che dà la precedenza, in campagna elettorale, ai partiti e la Questura vorrebbe che facessimo un passo indietro per dare la piazza alla Lega quando noi, rispettando la legge, abbiamo presentato una richiesta con largo anticipo”.
Le Sardine il passo indietro sono pronte a farlo, per rispetto delle regole e delle istituzioni, tuttavia, sottolineano, “se si va a vedere quante persone ci hanno scritto, anche sulla pagina Facebook dell’evento, in quanti ci stanno contattando, forse si dovrebbe tenere conto del fatto che le persone non sono poi così contente del comizio di Salvini”.
(da “NextQuotidiano”)
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