LA ROSICATA DEI FAN DEL CONIGLIO SALVINI CHE DIFENDONO LA FUGA DEL CAPITONE DAL CONFRONTO TV CON CAROLA
MA NON ERA IL CAPITONE A NON VEDERE L’ORA DI RITROVARE LA VERA CAPITANA IN TRIBUNALE?
La comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete questa sera sarà a Piazza Pulita su La 7. Ieri Corrado Formigli aveva fatto sapere di aver invitato in trasmissione anche Matteo Salvini, per un confronto, ma il “Capitano” della Lega ha detto che aveva altri impegni e che quindi non poteva andare.
Oggi, immancabili, ci sono quelli che difendono l’ex ministro dell’Interno e ci spiegano che Salvini ha fatto benissimo a non andare.
Da mesi Salvini nelle sue dirette Facebook, nei comizi e nelle sue apparizioni televisive se la prende con Carola Rackete definendola di volta in volta comunista viziata, figlia di papà , vicescafista, sbruffoncella, fuorilegge, pirata, traghettatrice di migranti, delinquente che ha tentato di ammazzare dei militari italiani, complice dei trafficanti. Proprio per le ultime accuse, quelle che hanno un carattere diffamatorio e non sono semplici offese o sfottò (che hanno dato la stura ad insulti ben più pesanti) Salvini è stato querelato da Carola Rackete e successivamente indagato.
Salvini al tempo stesso ha spesso detto di non vedere l’ora di rivedere Carola Rackete in tribunale. Cosa che non è affatto scontata.
In primo luogo perchè non è detto che venga rinviato a giudizio e in secondo luogo perchè sarà il Parlamento a decidere su un eventuale processo a carico del senatore della Lega. Che si è già fatto salvare dai colleghi una volta. E anche in quel caso il nostro era smanioso di farsi processare.
I più furbi tra gli avvocati d’ufficio ci spiegano quindi che in realtà Salvini voleva vedere Carola Rackete ad un processo e quindi ha ragione lui a non voler andare ad un confronto televisivo.
Certo che se passi i tuoi giorni ad insultare ed attaccare una persona si suppone che tu frema dalla voglia di mostrare a tutti gli italiani che quella persona ha torto marcio. Strano che Salvini preferisca un processo, visto che generalmente non ci va.
Altri, che forse hanno visto troppe puntate di Un giorno in pretura ritengono che la sede per un dibattito tra Carola Rackete e Salvini sia “un tribunale di competenza” e non una trasmissione televisiva.
In realtà un eventuale tribunale sarebbe la sede di un dibattimento tra le parti in causa su un tema specifico (ad esempio l’eventuale diffamazione) e non di un dibattito.
Su La 7 Salvini avrebbe potuto invece confrontarsi con una versione diversa dalla sua circa il ruolo delle ONG. Una cosa che in tribunale non potrebbe fare. Anche perchè le inchieste per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a carico delle ONG fino ad ora sono stati archiviati.
Ci sono ovviamente quelli che non appena hanno saputo che Carola Rackete sarà in televisione si sono indignati. Perchè il suo posto è in “carcere” o in “custodia cautelare”, non certo in uno studio televisivo. In fondo lei è tedesca e quindi al contrario dei sessanta milioni di italiani non è innocente fino a prova contraria, come ricorda sempre Salvini
C’è chi ci tiene a farci sapere che cambierà canale o che non si sintonizzerà nemmeno. Altri invece ci informano che andranno a portare a spasso il cane o che si dedicheranno ad altre attività di vario tipo.
Una particolare cateogoria di persone è quella rappresentata dai commenti sopra: quelli che insultano Carola Rackete consigliando di “distribuire frontline in studio” (un noto antiparassitario per cani contro zecche e pulci) e quella che invece suggerisce “una doccia e una ceretta” prima di andare in onda per la capitana dei suoi…
Ma perchè cambiare canale? Quello che su Twitter ha due bandierine e due belle manine che fanno il saluto romano ci spiega che “si sta parlando troppo di questo avanzo dei centri sociali” che non merita nessun commento “solo il nostro disprezzo”.
Un altro invece è sinceramente preoccupato dall’imparzialità del conduttore (capirai, uno che in studio ha portato razzisti di ogni risma) che quindi avrebbe condizionato il dibattito. Salvini ha fatto la scelta giusta quindi.
E non sia mai che Salvini si possa un giorno a dover parlare, senza insultare, con una persona che la pensa in maniera diametralmente opposta alla sua. Perchè in fondo che cosa potrà mai dire Carola Rackete oltre a raccontare la sua versione dei fatti sull’attracco a Lampedusa e lo speronamento della motovedetta della Guardia di Finanza?
Potrebbe parlare ad esempio di una cosa che ha visto da vicino: i salvataggi in mare dei migranti. Potrebbe addirittura proporre una soluzione, dal suo punto di vista, e confrontarsi con quella di Salvini. Succederà lo stesso anche senza il senatore della Lega che magari in contemporanea lancerà una diretta su Facebook.
(da “NextQuotidiano“)
Leave a Reply