LA SCENEGGIATA DEI NEONAZISTI FRANCESI: JEEP ED ELICOTTERI PER BLOCCARE I MIGRANTI AL COLLE DELLA SCALA (DOVE NON PASSANO)
AVVISATE I CAZZARI, NOVELLE GUARDIE BIANCHE DELLA FINANZA MONDIALISTA, CHE I MIGRANTI USANO DA MESI LA ROTTA DI MONTGENEVE… DOPO LA FIGURA DI MERDA CON LA NAVE C-STAR, RISPUNTANO CON ELECOTTORI E JEEP, I SOLDI NON GLI MANCANO
Circa cento militanti francesi del gruppo neonazista Gènèration Identitaire sono da questa mattina al fondo del colle della Scala che mette in comunicazione l’alta Val di Susa con la Francia.
Obiettivo del gruppo sarebbe quello di impedire ai migranti che transitano dall’Italia di entrare in Francia. «Blocchiamo il passaggio della frontiera franco-Italiana. La missione Alpi di Defend Europe è lanciata!», scrivono gli aderenti al gruppo sui social network.
«Da questa mattina stiamo sorvegliando i confini insieme a militanti francesi, danesi e tedeschi e ci siamo dotati anche di due jeep e di due elicotteri – afferma Lorenzo Fiato, esponente di Generazione Identitaria Italia -. Siamo anche scesi a Bardonecchia per spiegare ai migranti e alle onlus che non devono cercare di attraversare il confine. In Europa non c’è un futuro per loro. Chiediamo il rimpatrio dei clandestini ».
«Abbiamo avvisato polizia e carabinieri, questi sono cittadini europei e possono sconfinare in Italia e se decidono che le nostre attività possono essere considerate un bersaglio può diventare un problema la situazione – spiegano gli attivisti della onlus Rainbow For Africa -. Per ora la finanza li sta monitorando».
“Quattro nazisti intendono bloccare il passaggio dei migranti al Colle della Scala. La Francia deve garantire assolutamente l’incolumità delle donne e degli uomini che stanno attraversando il colle – scrive in una nota l’europarlamentare Daniele Viotti -. La situazione non è sostenibile: non è possibile permettere a dei privati cittadini di bloccare i confini. Solidarietà a Rainbow4Africa e ai Sindaci”.
In realtà tutto sa di patacca: i migranti da alcuni mesi usano la rotta di Montgenevre e non del Colle della Scala, troppo difficile da attraversare con le temperature invernali e con la neve.
La situazione è monitorata dalla Gendarmerie francese che dovrebbe impedire sconfinamenti, ma difficilmente gli attivisti raggiungeranno il territorio italiano che si trova a circa 4 chilometri dalla sommità della montagna.
Anche perchè se passassero il confine potrebbero anche ricevere un’accoglienza adeguata.
Resta il costo dell’operazione e la domanda su chi finanzia queste “guardie bianche” della finanza internazionale che ha interesse che la manodopera a basso costo resti nei Paesi africani dove ha interesse a sfruttarli a costo zero.
(da agenzie)
Leave a Reply