LA SOLIDARIETA’ NON E’ REATO, L’APPELLO RIBALTA IL PRIMO GRADO: MIMMO LUCANO ASSOLTO DA QUASI TUTTI I REATI CONTESTATI
IN PRIMO GRADO ERA STATO CONDANNATO A 13 ANNI E 2 MESI, ORA AD 1 ANNO E SEI MESI CON PENA SOSPESA… ASSOLTI TUTTI GLI ALTRI 17 IMPUTATI….GIORNO DI LUTTO PER LA FECCIA RAZZISTA
Crollano in appello le accuse contestate all’ex sindaco di Riace Domenico “Mimmo” Lucano. I giudici della Corte d’appello di Reggio Calabria, infatti, lo hanno condannato ad un anno e sei mesi di reclusione, con pena sospesa, contro la richiesta della Procura generale di 10 anni e 5 mesi e stravolgendo la sentenza di primo grado del Tribunale di Locri che gli aveva inflitto 13 anni e 2 mesi di carcere per associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d’ufficio. Dalla lettura del dispositivo emerge che la Corte ha assolto Lucano dai reati più gravi. La Corte ha assolto tutti gli altri 17 imputati.
La sua attività di accoglienza di migranti negli anni ha portato numerosi stranieri a stabilirsi nel suo piccolo borgo, durante la sua attività di sindaco, per tre mandati. Il modello “Riace” è stato lodato, ma anche molto contestato da una parte della politica.
L’ex sindaco di Riace Domenico Lucano, condannato solo per il reato di abuso d’ufficio, ha preferito attendere l’esito del processo a casa sua, e la sentenza è scaturita dopo oltre sei ore di camera di consiglio.
I suoi sostenitori hanno festeggiato la sentenza, dentro e fuori dall’aula della Corte d’Appello di Reggio Calabria, con abbracci e scroscianti applausi.
L’accusa, rappresentata dai Sostituti procuratori generali Adriana Fimiani e Antonio Giuttari, aveva chiesto per Lucano la condanna a 10 anni e 5 mesi di reclusione. Con Lucano, dinanzi ai giudici d’Appello di Reggio Calabria (presidente Elisabetta Palumbo, a latere, Davide Lauro e Massimo Minniti), rispondevano anche 17 suoi collaboratori, indagati per la gestione del sistema di accoglienza fondato, con l’accusa di avere utilizzato i fondi destinati all’accoglienza dei migranti, per “trarre personali vantaggi economici” e, inoltre, dovevano rispondere a vario titolo, di associazione a delinquere, abuso d’ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il commendo dei legali di Lucano: “Bella pagina per la giustizia italiana”
«Oggi è una bella pagina per la giustizia italiana». Ha commentato così l’avvocato Andrea Daqua la sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria nel processo “Xenia” dove il suo assistito, l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, è stato condannato a un anno e mezzo di reclusione con pena sospesa venendo assolto da tutti i reati per i quali, in primo grado, era stato condannato a 13 anni e 2 mesi di carcere.
«È stata una bella vittoria – ha aggiunto il legale – una soddisfazione per lui perché non abbiamo mai dubitato della sua innocenza, della sua onestà morale e intellettuale. Adesso glielo andiamo a comunicare».
Per l’altro avvocato di Lucano, Giuliano Pisapia, «un anno e sei mesi con pena sospesa è una stupidaggine. L’importante è che Mimmo Lucano è stato riconosciuto che ha fatto tutto per il bene dell’umanità, per il bene di chi ha bisogno. Non ha fatto nulla per sé stesso. Poi piccoli errori ognuno li può fare. Quello che è importante è che Lucano è stato considerato dalla Corte d’Appello come uno che ha sempre lavorato per gli altri, mai per sé stesso». «La pena è stata ridotta così tanto – ha concluso Daqua – perché siamo stati in grado di dimostrare l’abnormità del giudizio di primo grado. Gli errori e le valutazioni scorrette erano evidenti. La Corte d’Appello ha saputo prenderne atto. L’associazione a delinquere è caduta perché non è mai esistita. È caduto tutto il castello accusatorio. È finito ‘l’accanimento non terapeutico’ a cui è stato sottoposto Lucano».
Fratoianni: “Non avevamo dubbi, la solidarietà non può essere un reato”
«Noi non avevamo dubbi: la solidarietà non può essere un reato. Ora anche un tribunale lo conferma facendo crollare il castello delle accuse contro Mimmo Lucano. Ne siamo davvero felici. Un abbraccio a Mimmo per tutto quello che ha dovuto passare». Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.
(da agenzie)
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