LA SPECTRE GLOBALE E LA TEORIA DELL’ETERNO COMPLOTTO
SECONDO IL GOVERNO C’E’ CHI TRAMA CONTRO L’ITALIA: I RIFIUTI A NAPOLI, LE MACERIE DI POMPEI, GLI AVVISI DI GARANZIA PER IL CASO FINMECCANICA, LE RIVELAZIONI DI WIKILEAKS SAREBBERO IL FRUTTO DI UNA CONGIURA INTERNAZIONALE CONTRO IL NOSTRO PAESE… IN REALTA’ O QUALCUNO HA BEVUTO TROPPO O IL GOVERNO USA ARGOMENTI PER DISTRARRE L’OPINIONE PUBBLICA DAI PROPRI FALLIMENTI
Complotto contro l’Italia.
In un pirotecnico gioco di specchi, si potrebbe capovolgere così il titolo del magnifico romanzo di Philip Roth, dove la dura e rancorosa America di Lindbergh si chiude in se stessa per non vedere i suoi guai, e addita il mondo come nemico.
Oggi Silvio Berlusconi e il suo governo fanno la stessa cosa.
Per non vedere quanto è già sotto gli occhi di tutti, dal disastro dei rifiuti al crollo di Pompei, dalle inchieste della magistratura su Finmeccanica ai file segreti di Wikileaks, il nostro Consiglio dei ministri si riunisce come fosse un gabinetto di guerra, e alla fine stila il suo comunicato farneticante, dove si rievoca una “Cosa” pericolosa e informe che somiglia tanto alla cara, vecchia congiura giudo-pluto-massonica.
“C’è una strategia per colpire l’Italia e la sua immagine internazionale”, scandisce il nostro ministro degli Esteri, ripreso in un comunicato ufficiale di Palazzo Chigi.
Una “strategia” nella quale si mescola tutto, per confondere tutti.
La monnezza di Napoli e le macerie della Domus dei gladiatori, gli avvisi di garanzia sul caso Enav-Selex e le “rivelazioni imbarazzanti” sui rapporti Italia-Usa che il terribile e temibile Assange sta per diffondere in rete.
Un’enormità , sul piano politico e diplomatico: il governo italiano spara in alto, e nel mucchio, senza dire chi, dove, come, quando, perchè.
Poco più tardi, forse consapevole della sparata, lo stesso capo della Farnesina si corregge, con una prosa avventurosa: “Non c’è nessun complotto contro di noi, ma elementi preoccupanti che sono la combinazione di informazioni inesatte, di enfatizzazioni mediatiche, di fattori negativi per l’Italia”.
Salvo poi aggiungere, con involontaria comicità , che “non c’è un unico burattinaio, ma una combinazione il cui risultato è dannoso per la nostra immagine”.
Riepilogando.
C’è una strategia internazionale contro l’Italia e contro il suo governo.
Magari nasce in America, va a sapere, e poi dilaga in Europa. E non c’è una sola “centrale”, al lavoro contro il Belpaese. forse ce n’è più d’una.
È grottesco che si possa anche solo immaginare uno scenario da Spectre globale, soprattutto se rapportato alla nostra sostanziale irrilevanza nello scenario internazionale.
Possibile che il Cavaliere e i suoi accoliti non dubitino che di “centrale” anti-italiana non ce n’è proprio nessuna?
Possibile che non abbiano il ragionevole dubbio che l’unica “centrale” che, in questo momento, sta arrecando veri danni all’immagine e alla credibilità dell’Italia è proprio l’istituzione che la governa?
È colpa delle cancellerie europee se la Campania è invasa dai rifiuti come due anni fa?
È colpa di Obama se l’inchiesta su Finmeccanica porta ad avvisi di garanzia che colpiscono al cuore la nostra industria della Difesa, strategica per il Paese?
È vero che ogni tramonto di un’illusione (è tale è il rovinoso declino del berlusconismo) contiene in sè elementi teatrali, oltre che tragici.
Ma qui stiamo davvero esagerando. Manca solo l’attacco frontale alla Perfida Albione, da un balcone di Palazzo Grazioli.
Poi la farsa sarà davvero completa.
Massimo Giannini
( da “la Repubblica”)
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