LE COSE CHE MARONI NON HA MAI FATTO E CHE SI E’ DIMENTICATO DI DIRE DURANTE LO SPOTTONE DA FAZIO
OLTRE ALLA LISTA DI PRESUNTE COSE FATTE (DA ALTRI), IL MINISTRO MARONI DIMENTICA SEMPRE DI RICORDARE CIO’ CHE NON HA FATTO E AVREBBE DOVUTO INVECE FARE, ESSENDO UN SUO COMPITO… GLIENE RICORDIAMO ALCUNE A PERENNE MEMORIA
Le anomalie nel comune di Fondi (Latina)
Il comune di Fondi, uno dei primi misteri del ministro della legalità e delle polizie ma non più dei servizi segreti.
Tra il 2008e il 2009l a Direzione investigativa antimafia aveva arrestato e indagato due clan di ‘ndrangheta e camorra con l’accusa di essersi infiltrati nel tessuto economico e politico della cittadina del basso Lazio e di condizionare il Mof, uno più grossi mercati ortofrutticoli del Mediterraneo.
Fu avviata la commissione di accesso e il prefetto di Latina, in due riprese, scrisse e motivò la necessità di sciogliere quel comune.
In un primo momento anche Maroni sembrava d’accordo.
Poi, improvvisamente, a cavallo di Ferragosto 2009 la retromarcia: il comune di Fondi non sarà sciolto.
Il risultato è che è diventato sindaco uno degli amministratori indagati nelle inchieste dell’antimafia.
L’autoriciclaggio non è punito
Nel Piano straordinario dell’antimafia, la cui lucida brochure il ministro porta sempre con sè nei salotti tv, è una somma di norme la maggior parte delle quali proposte dalle opposizioni.
E fin qui niente da dire, basterebbe ricordarlo.
Il punto è che in quel pacchetto manca la norma più importante sempre ostacolata da Maroni e dal governo: non è punito l’autoriciclaggio.
Il risultato è che il boss indagato per narcotraffico può tranquillamente e in prima persona riciclare i soldi guadagnati in modo illecito.
Lo scudo fiscale e i soldi sporchi
Il ministro Maroni ha fortissimamente voluto e votato lo scudo fiscale.
Ha permesso che tornassero in Italia in modo lecito e del tutto ripuliti qualcosa come 105 miliardi di euro illecitamente esportati.
Il taglio dei fondi alle forze dell’ordine
Polizia e carabinieri stanno ottenendo risultati straordinari, sono loro e la magistratura che fanno le indagini ed eseguono gli arresti.
Il tutto nonostante il taglio di oltre tre miliardi di euro nel biennio 2009-2010 che significa, ad esempio, volanti senza benzina, agenti delle squadre mobili costretti a lavorare in uffici senza riscaldamento o carta igienica e straordinari mai pagati. Maroni ha sempre sventolato il miraggio del Fug, il Fondo unico della giustizia dove finiscono i beni confiscati alle mafie e poi ridistribuiti alle forze dell’ordine per compensare i tagli in finanziaria.
Bene: finora non s’è visto un euro.
Lo stesso ministro ha ammesso di recente che “solo nel 2011 saranno distribuiti 79 milioni di euro”. Rispetto ai due miliardi tagliati…
La sanatoria per gli immigrati
La sanatoria per gli immigrati ha lasciato fuori gli onesti, chi magari ha avuto un contratto di lavoro per anni ma in quel mese, al momento del rinnovo, non più.
E estromette dall’Italia a 18 anni gli immigrati figli di genitori senza la carta di soggiorno che vale dieci anni. Si tratta di migliaia e migliaia di persone per bene. Il delinquente resta e ha trovato il modo di comprare un permesso falso.
Su Ruby, nessuna critica alla Questura
Il ministro Maroni ha ammesso, davanti a Camera e Senato, le interferenze e le bugie del Presidente del Consiglio sui vertici della questura di Milano per il caso Ruby. Ma non le ha mai criticate.
Gli accessi per i comuni infiltrati
In Lombardia ci sono otto comuni, due amministrazioni provinciali e la Regione coinvolte in indagini dell’antimafia.
Sono almeno quindici gli amministratori i cui nomi figurano agli atti delle inchieste sugli affari della ‘ndrangheta al nord, quattro sono leghisti, gli altri Pdl.
Perchè il ministro non avvia gli Accessi in quelle amministrazioni per valutare il rischio di infiltrazioni mafiose?
Zitto sullo scontro a fuoco dei libici
Il ministro Maroni non ha diffidato la Libia di Gheddafi dopo che la motovedetta libica ha sparato contro un nostro peschereccio.
Ci facciamo sparare addosso e stiamo zitti.
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