LA TERRIFICANTE STORIA DELLA MAMMA PICCHIATA DAI BULLI CHE TORMENTAVANO IL FIGLIO DI 11 ANNI
LA BABY GANG DI VIGEVANO COMPOSTA DA MINORENNI, TUTTI IDENTIFICATI… NESSUNA PIETA’ PER QUESTA FECCIA
E’ intervenuta per difendere il figlio, di undici anni, perseguitato, vessato e tormentato per tantissimo tempo da quel gruppo di bulli.
E la baby-gang (l’ennesima nella zona del Pavese) si è scagliata contro la donna. È accaduto nuovamente a Vigevano, dove una donna è finita in ospedale dopo esser stata colpita a calci e pugni da questo gruppetto di giovani, giovanissimi.
Il capo del branco ha tredici anni ed è quello che ha colpito la mamma più volte e più forte.
Intervistata da Il Corriere della Sera, la 47enne ha raccontato cosa le è accaduto e quel che il figlio, undicenne, ha subìto nel corso degli scorsi mesi. Perché il giovane, dopo settimane di vessazioni, non aveva mai raccontato le angherie di cui è stato vittima.
“Mio figlio di solito va a scuola da solo, a piedi. Mi ero accorta che aveva dimenticato le chiavi di casa e l’ho seguito. Poco dietro c’era mio marito. Ho visto da lontano che lo spintonavano. Sono corsa lì e li ho separati, prendendo l’aggressore per la giacca e chiedendogli cosa volesse. Lui, faccia tosta, mi ha ribadito di volere i soldi. L’ho spinto via, all’interno della stanzetta dove si trovano i distributori. Lì dentro c’erano sette o otto ragazzi, mi sembravano tutti minorenni tranne uno, che comunque si limitava a guardare. Alcuni erano sicuramente italiani, altri no”.
E lì l’hanno presa a calci, schiaffi, pugni e spintoni. Il tutto sotto gli occhi del marito (e padre dell’11enne) che è intervenuto allontanando la baby-gang di Vigevano e chiamando i Carabinieri. Poi il figlio ha rotto quel muro del silenzio, raccontando di come quel gruppetto di bulli lo avesse preso di mira (e non solo lui), colpendolo e rubandogli i soldi in diverse occasioni.
E ora scatta la denuncia. Perché, in quanto minori, non si può procedere d’ufficio per i reati di cui sono accusati quei giovanissimi bulli. Ma qualcosa si sta smuovendo per porre fine a questa ennesima vicenda che proviene dalla provincia di Pavia. Perché già nel 2017 un’operazione dei Carabinieri sgominò un’altra baby-gang che si rendeva protagonista degli stessi identici atti.
(da agenzie)
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