LAURA CASTELLI VUOLE “UCCIDERE” IL FAKE CHE LA SFOTTE
IL SENSO DELLA CASTELLI PER LA LIBERTA’ DI SATIRA… VUOLE AVERE IL MONOPOLIO DELLA COMICITA’ ED ESSERE L’UNICA A POTER FAR RIDERE GLI ITALIANI
La viceministra dell’Economia Laura Castelli non ha tempo per gli scherzi.
Ci sono da stampare cinque milioni e mezzo di tessere per il Reddito di Cittadinanza e non può farsi distrarre dalle cose dell’Internet.
Proprio per questo motivo l’onorevole Castelli ha deciso di andare all’attacco contro un account Twitter colpevole di essere la sua parodia.
Un account che vanta la bellezza di 23 follower e che sicuramente può essere scambiato per quello originale della viceministra.
Invece che occuparsi di cose serie Laura Castelli oggi ha fatto sapere di voler segnalare alle autorità preposte l’autore che si cela dietro il profilo @lacastelli6s, un account parodia nato a gennaio 2018 che prende in giro l’originale che è @LaCastelliM5S.
Non è certo l’unico account “fake”, ma dichiaratamente satirico e umoristico, dedicato ad un politico o ad un membro del governo.
Tra Facebook e Twitter ce ne sono parecchi in giro. Anche Rocco Casalino ha un suo fake molto attivo che in queste ore è intervenuto a difesa dell’account satirico.
Se qualcuno per caso avesse la curiosità di voler leggere i pericolosissimi cinguettii twittati dal terribile fake della Castelli scoprirebbe che non c’è davvero nulla di preoccupante, tanto meno un attentato all’onorabilità della ministra.
Senza il provvido intervento su Facebook e le minacce di denunce ben pochi si sarebbero accorti dell’esistenza del “profilo falso”.
Davvero qualcuno può pensare che un tweet al profilo (satirico) del Mastro Yoda possa rispecchiare il pensiero di Laura Castelli?
Già il fatto che Laura Castelli si sia posta il problema la dice lunga. Ma sappiamo già la risposta: questo lo dice lei!
L’uscita dell’onorevole pentastellata però rivela l’esistenza di un nervo scoperto per il M5S. Come se non bastassero le liste di proscrizione verso i giornalisti servi e gli editori impuri si scopre ora che non si può fare satira su chi è al potere.
Anzi, chi la fa rischia — pur se non ha superato alcun limite — addirittura una denuncia. Senza dimenticare che Laura Castelli è un politico eletto in un partito fondato da un comico che, anche oggi che ha un ruolo politico spesso e volentieri quando dice qualcosa di “sbagliato” si giustifica dicendo che in quel momento non era il Garante del M5S le sue erano solo battute.
L’account satirico dedicato alla Castelli non è certo di inestimabile valore, probabilmente se verrà cancellato ne spunterà un altro. Forse però la viceministra vuole avere il monopolio della comicità ed essere l’unica a poter far ridere elettori e cittadini.
(da “NextQuotidiano”)
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