L’AUTORE DEL LIBRO DI STORIA ATTACCATO DA FDI: ”POLEMICA INQUIETANTE”
PARLA LO STORICO CARLO GREPPI, CO-AUTORE DEL LIRO DI STORIA ATTACCATO DAL GOVERNO….LA CASA EDITRICE LATERZA: “SIAMO ALL’ANTICAMERA DELLA CENSURA”
“Questa vicenda solleva un interrogativo inquietante, che va ben oltre noi e questo libro: quali solo le intenzioni del ministero dell’Istruzione e del Merito? Davvero siamo arrivati a questo punto?”. Se lo è chiesto Carlo Greppi, storico e scrittore che è tra gli autori (insieme a Caterina Ciccopiedi e Valentina Colombi) di Trame del tempo, manuale di storia per le scuole superiori finito al centro degli attacchi della destra e del governo.
La polemica è scoppiata quando un quotidiano ha ripreso un passaggio del libro, che nelle pagine dedicate alla storia contemporanea cita anche Fratelli d’Italia e afferma che il partito “continua ad avere una stretta relazione con la sua ‘base’ dichiaratamente fascista – come dimostra anche l’inchiesta di Fanpage di giugno 2024 Gioventù meloniana”, oltre a parlare di “misure dichiaratamente liberticide” come il decreto Sicurezza.
Da quel momento è partita l’offensiva della maggioranza. Prima si sono schierati i parlamentari di FdI. La vicecapogruppo dei meloniani alla Camera, Augusta Montaruli, ha detto che “uno può avere delle opinioni, però questo è troppo”, e che “l’aperta faziosità del testo è a senso unico, e il fatto che sia adottato in più scuole lo rende un problema diffuso”.
Non sono bastate le dichiarazioni, però. Da Fratelli d’Italia è arrivata anche la richiesta di intervenire al ministero dell’Istruzione. E il ministro Valditara ha risposto: nella giornata di mercoledì ha fatto sapere di aver chiesto alla Associazione italiana editori (Aie) una “rapida verifica circa la correttezza delle informazioni e dei fatti storici riportati nel libro”, e ha sottolineato che non si possono usare ” volumi che contengano frasi offensive ovvero affermazioni tendenziose, che alterino la verità dei fatti”.
Lo storico Greppi, che aveva commentato l’inchiesta di Fanpage.it quando era stata pubblicata, ha preso la parola sui social per dire che “la questione ha assunto fin da subito caratteri assai gravi”, e che il ministro ha chiesto una verifica “in vista di eventuali provvedimenti”. Greppi ha chiarito che “continua a sottoscrivere” i contenuti della pagina su cui la destra ha montato una polemica. E ne ha pubblicato una foto, per permettere di leggerla interamente.
Greppi ha anche parlato del timore che “questa voglia di mettere museruole” abbia gli “effetti intimidatori auspicati nel mondo dell’editoria scolastica”. Oggi Alessandro Laterza, amministratore delegato di Editori Laterza, ha preso le difese del manuale in una lettera aperta alla Stampa, in cui ha scritto: “Il ministero invita l’Aie a verificare i contenuti – parrebbe – dell’intera opera pubblicata da un editore associato ed eventualmente a intervenire”, e ha attaccato: “Siamo nell’anticamera della censura e della violazione di non so quanti articoli della Costituzione. In fondo i manuali di storia, specie se di alcuni editori o autori, sarebbe meglio ‘verificarli’ prima. Riscrivere la storia e i manuali di storia è un vecchio sogno della destra”.
(da Fanpage)
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