L’AUTOREVOLE QUOTIDIANO ARGENTINO “LA NACION”: DIETRO LA SCELTA DI BEATRICE VENEZI COME DIRETTRICE OSPITE DEL TEATRO COLON DI BUENOS AIRES NEL 2024 PRESSIONI DELL’AMBASCIATA ITALIANA. HA PESATO LA SUA VICINANZA A GIORGIA MELONI, ALLEATA DI JAVIER MILEI
IL GIORNALE RICORDA L’INCARICO DELLA VENEZI AL MINISTERO DELLA CULTURA (CON SAN GIULIANO) E LA PARTECIPAZIONE AD ATREJU – IL M5S ANNUNCIA UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
Contestata in patria, Beatrice Venezi ha trovato, anche grazie alla politica, la sua America sul Rio della Plata, in un teatro che non è certo tra le principali piazze della musica classica del mondo, ma che conserva ancora il suo innegabile fascino.
Lo sbarco a Buenos Aires, dove è stata chiamata direttrice ospite dello storico Teatro Colon, è arrivato grazie ad un programma promosso dalla nostra ambasciata e dall’Istituto italiano di cultura.
Il ciclo «Divina Italia» ha previsto una serie di concerti durante la stagione 2024, su idea dell’ex direttore del Colon Jorge Tellerman, poi destituito in corso d’opera. Un ciclo, va detto, che non è stato costruito unicamente intorno a Venezi, ma che ha previsto una decina di invitati italiani per spettacoli tra il Colon ed il più modesto Teatro Coliseo
L’autorevole quotidiano argentino La Nacion ha comunque posto l’accento sul biglietto da visita importante che è servito alla Venezi per conquistare l’Argentina, la sua vicinanza con la premier Giorgia Meloni, non a caso alleata di ferro dell’ultraliberista presidente argentino Javier Milei.
La Nacion ha ricordato il suo incarico al Ministero della Cultura (sotto la gestione di San giuliano) e la partecipazione alla kermesse di Atreju, proprio mentre si è consolidato rapporto di ferro tra Palazzo Chigi e la Casa Rosada.
L’aria porteña, in ogni caso, è piaciuta assai a Venezi e non poteva essere altrimenti: Buenos Aires, pur tra le mille difficoltà e le continue crisi economiche, è una città cosmopolita e
internazionale, con un’intensa attività culturale e sembra che vi ci abbia trovato anche un fidanzato argentino.
In un programma condotto dal popolare giornalista Eduardo Feinmann ha spiegato il suo ruolo al Colon. «Voglio dare il mio contributo per rilanciare un teatro che è stato tra i più grandi del mondo. Lavorerò a stretto contatto con il coro e l’orchestra stabile».
Al Colon spiegano che il suo ruolo non è la direzione musicale, anche perché orchestra e coro hanno già una guida stabile, ma che viene chiamata per dirigere singole opere. Al momento sta lavorando per portare in scena, alternandosi con Renato Palumbo alcune funzioni de La Traviata.
(da La Stampa)
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