L’AVVOCATO LORENZO BORRÉ: “VISTO CHE IL CODICE ETICO DEL M5S IMPONEVA LA VOTAZIONE A FAVORE DELLA RISOLUZIONE CASINI (IN QUANTO STABILISCE L’OBBLIGO DI VOTARE LA FIDUCIA A GOVERNI M5S), ORA CHE SI FA? SI ATTUA L’AUTOESPULSIONE DI MASSA?”
IL LEGALE DEI DISSIDENTI GRILLINI POTREBBE CHIEDERE A UN TRIBUNALE L’APPLICAZIONE DELLA NORMA: I SENATORI POTREBBERO ESSERE TUTTI ESPULSI E NON RICANDIDATI
L’avvocato Lorenzo Borré ieri ha ricordato in un post: «Visto che il codice etico, utilizzato spesso e volentieri come una clava verso i dissidenti, imponeva la votazione a favore della risoluzione Casini (in quanto stabilisce l’obbligo di votare la fiducia a governi M5S, ndr ), ora che si fa? Si attua l’autoespulsione di massa?».
L’ipotesi di chiedere l’espulsione dell’intero gruppo di senatori – precludendo loro una futura rielezione o un incarico interno – è già al vaglio di attivisti e delusi.
In questo modo, verrebbero tagliati fuori da un futuro nel M5S contiano anche big come Paola Taverna o Vito Crimi, Ettore Licheri o Mario Turco.
Una situazione al limite del grottesco. C’è chi ricorda: «Paragone è stato cacciato proprio per non aver votato la fiducia».
Anche in questo caso, la strada si presenta tortuosa perché il collegio dei probiviri annovera tra le sue fila proprio due senatori (Barbara Floridia e Danilo Toninelli) e quindi sarebbe in conflitto di interessi per un giudizio sui colleghi di Palazzo Madama. Il duello tra fazioni, insomma, non è per niente concluso.
(da agenzie)
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