LE ONG CONTESTANO IL CODICE MINNITI, VENERDI NUOVO VERTICE
L’IGNOBILE TENTATIVO DI OSTACOLARE IN OGNI MODO CHI SALVA VITE UMANE LA DICE LUNGA SULLA VOLONTA’ DEL GOVERNO
Disaccordo delle Ong su diversi punti del codice di condotta presentato loro oggi al Viminale da Mario Morcone, capo di gabinetto del ministro dell’interno.
Tra i punti contestati, la presenza della polizia giudiziaria a bordo delle navi umanitarie e il divieto di trasbordare i migranti su altre imbarcazioni.
La riunione si è chiusa in modo interlocutorio ed un nuovo incontro è stato programmato al Viminale per venerdì prossimo.
Il Codice di condotta presentato oggi “mira a stabilire regole chiare per le navi delle Ong impegnate in attività di soccorso ai migranti”. Lo sottolinea il Viminale al termine dell’incontro con le ong. “Al termine di un primo confronto – spiega il ministero – si è concordato di definire i diversi aspetti in un successivo incontro programmato per venerdì, nel quale i rappresentanti delle ong proporranno emendamenti specifici al documento loro consegnato”.
Soccorso un gommone davanti alla Libia con a bordo 11 cadaveri. I corpi di 11 migranti sono stati trovati su un gommone, carico di uomini donne e bambini, durante una delle due operazioni di salvataggio coordinate dalla centrale operativa della Guardia Costiera che si sono appena concluse davanti alla Libia.
Sul gommone c’erano altri 167 migranti che sono stati recuperati dall’equipaggio della nave della Ong spagnola Proactiva Open Arms. Un’altra novantina di migranti erano invece a bordo di una piccola imbarcazione, soccorsa dalla nave di Save the Children.
Il gommone era stato avvistato poco prima di mezzogiorno dalla nave della Ong spagnola, che si trovava a ridosso delle acque libiche.
L’imbarcazione “era sul punto di naufragare con circa 140 persone a bordo e il mare agitato – ha scritto la Ong in un tweet – Non c’è nessuno all’orizzonte. O li salviamo o moriranno”.
Pochi minuti fa un secondo tweet. “Abbiamo trovato 167 persone alla deriva e 11 morti, tra loro diverse donne incinte e madri”. Al momento non ci sono ulteriori interventi di soccorso in corso e le condizioni del mare sono in peggioramento.
(da agenzie)
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