LIGURIA, CRISI TRA LEGA E TOTI: E’ SCONTRO SULLE POLTRONE
RIXI: “PRONTO A DIMETTERMI”: CHE FRETTA, ASPETTI ALMENO LA CONDANNA PER PECULATO
«Sono pronto a dimettermi dalla giunta. E a far dimettere gli altri assessori della Lega, se necessario»: è comico Edoardo Rixi, superassessore allo Sviluppo economico, e uomo di punta della giunta del governatore Giovanni Toti, quando ieri ha fatto finta di sbattere i pugni sul tavolo della riunione di maggioranza.
Ce li vedete voi dei soggetti che vivono di politica da anni che rinunciano a 10.000 euro al mese?
Il pretesto è un attacco ad Ncd che «sta un po’ di qua, in Liguria e un po’ di là al governo e in molte liste di Comuni liguri al voto».
Come se non lo sapesse da tempo.
Rixi poi raggiunge l’apoteosi della farsa: «in queste condizioni, io il sindaco di Genova non lo faccio: non mi fido di questa maggioranza».
Ma chi l’ha mai investito?
E soprattutto: ma chi lo vota?
Poi il solito autogol del “grande stilista” (da non confondersi con statista): «Genova deve avere al più presto un presidente del porto, dicono che non ci siano nomi. Bene, alla Lega, nessuno ha chiesto di fare un nome. Chiedetecelo. Così come vogliamo essere la prima voce in capitolo per decidere chi guiderà le tornate elettorali importanti, in Liguria, il prossimo anno. Genova, Spezia, Chiavari».
Insomma, si minaccia di rinunciare alla poltrona ad un unico scopo: moltiplicare le poltrone per il proprio partito.
Eccolo che insiste: «Io non sono mai stato attaccato alla poltrona, sono pronto a dimettermi.”
Ma non è lo stesso soggetto che è stato consigliere regionale per 5 anni a 10.000 euro al mese e ciò nonostante non ha mollato la carica di consigliere comunale a Genova che ne rendeva altri 1.000?
In ogni caso, visto che a breve inizierà il processo che lo vede imputato per peculato per le spese pazze in Regione, a dimettere Rixi potrebbe pensarci la legge Severino che, in caso di condanna, prevede la sua decadenza dalla carica.
Le vie del Signore sono infinite, confidate in quelle…
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