L’IMBUCATO IRANIANO
L’EX CANCELLIERE TEDESCO SCHRODER, L’AMICO DI PUTIN, E IL CONTO DA SALDARE AL RISTORANTE DI 6.117 EURO
Storia strepitosa e metaforica assai. L’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder, l’amico del giaguaro, ovvero dell’orso russo tra le cui zampe si è accomodato da tempo per affinità ideali riguardanti il portafogli, invita a cena in un ristorante stellato di Amburgo alcuni amici illuminati.
Tra gli ospiti spicca un uomo d’affari iraniano, significativo esponente di quel mondo buono e puro a trazione non occidentale cui aspirano i martiri dei nostri talk-show.
Prima di dare inizio alle libagioni, Schröder specifica che pagherà tutto lui, tranne gli extra.
Ma l’iraniano, che arriva da un Paese dove ti mettono dentro anche se ordini una bibita gassata, beve alcolici a garganella fino a raggiungere la ragguardevole somma di euro 6.117. Al momento del conto la situazione si presenta complessa, come direbbero gli esperti di geopolitica.
Chi paga i 6.117 euro? chiede il cameriere con la tipica pedanteria dei capitalisti. Schröder ribadisce fieramente che coprirà tutto il resto, ma non gli extra, e si dilegua.
Quanto al commensale iraniano, non è dato sapere se non avesse capito o se avesse fatto finta di non capire, perché si dilegua con signorile eleganza anche lui.
Resta il cameriere, simbolo del decadente sistema unipolare: a lui tocca sparecchiare la tavola dove hanno mangiato i padroni del futuro e girare il conto inevaso di 6.117 euro al contribuente tedesco, cioè europeo, cioè occidentale, che pagherà in silenzio e dovrà pure sentirsi un po’ in colpa.
(da Il Corriere della Sera)
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