“L’ITALIA VUOLE LASCIARE MILLE PERSONE ALLA DERIVA NELLE MANI DEI TORTURATORI LIBICI, L’ ORDINE ILLEGALE DEL MINISTRO ITALIANO VA IGNORATO”
LA SINDACA DI BARCELLONA ADA COLAO: “L’ITALIA STA VIOLANDO IL DIRITTO INTERNAZIONALE E LE CONVENZIONI CHE HA FIRMATO”… A QUESTO PUNTO LA MAGISTRATURA DEVE INTERVENIRE
“In questo momento più di 1000 persone sono alla deriva su 7 barche, e l’Italia pretende di lasciarli nella mani della Libia, dove si torturano, violentano e schiavizzano le persone. Barcellona si offre come porto sicuro”.
Lo scrive su Twitter la sindaca di Barcellona Ada Colao, lanciando un appello al governo di Pedro Sanchez ad aiutare l’ong spagnola Proactiva Open Arms, che si trova in zona, “a salvare vite”.
La Portavoce di Proactiva Open Arms, che si trova a terra, ma è in contatto con la nave Open Arms, ha riferito di avere ricevuto nelle ultime ore 8 richieste di aiuto “per un totale di mille persone”, da imbarcazioni al largo della Libia.
La nave Open Arms, quando si trovava a circa 60 miglia di disitanza, ha contattato la centrale operativa della guardia costiera di Roma, che avrebbe respinto l’offerta di aiuto.
“Ma – fa notare la portavoce Lanuza – se il coordinamento dei soccorsi passa alla guardia costiera libica tutte queste persone saranno rimandate immediatamente in Libia. La nostra nave prosegue la sua rotta verso la zona dei soccorsi perchè ha l’obbligo di portare aiuto a quelle persone”.
La portavoce della Ong ha anche denunciato le azioni intraprese dall’ Italia contro le organizzazioni non governative, ricordando che la magistratura italiana aveva messo a marzo la nave Open Arms sotto sequestro, accusata di incoraggiare l’immigrazione clandestina, per poi annullare il sequestro a metà aprile.
” Mrcc (Maritime Rescue Coordination Centre) di Roma passa tutti i casi in acque internazionali alla ‘guardia costiera libica’. Si assisterà al più grande respingimento di massa della storia del Mediterraneo, fatto con la forza e contro la volontà . Troveranno altre vie di fuga via terra”.
Lo scrive su twitter Oscar Camps, fondatore della Ong Proactiva Open Arms attiva nel salvataggio di migranti, la cui nave si trova al largo della Libia. “Siamo a 65 miglia e abbiamo giornalisti”, ha scritto.
“Domanda per la guardiacostiera. La RCC Libia può dare un porto sicuro? Quale? Libia non è un porto sicuro, Malta non ha nemmeno ratificato la convenzione SAR del 2004, perciò solo l’Italia è responsabile (di fatto italia l’ha ratificato). Chi da’ l’avviso del salvataggio deve assegnare un porto sicuro di sbarco”, aggiunge Camps in un altro post su twitter.
“Altrimenti stanno violando il diritto internazionale, convenzioni e accordi firmati dall’Italia. Chiediamo fino a che punto l’MRCC deve sottostare agli ordini di un ministro. Qualsiasi ordine illegale deve essere ignorato, in conformità con l’articolo 51 del Codice Penale”, prosegue su twitter.
(da “Huffingtonpost”)
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