LIVORNO AL BALLOTTAGGIO: LA PESCA DEI GRILLINI SPAVENTA IL PD
NOGARIN TROVA L’APPOGGIO DI FDI, UDC, LEGA E (FORSE) SCONTENTI DI SINISTRA
Livorno la «rossa» punisce il Pd locale e apre le porte alla cavalcata controcorrente dei grillini.
Nelle due settimane che restano prima della prova d’appello del ballottaggio di domenica 8 giugno, il candidato democratico Marco Ruggeri, dovrà meditare su quello «schiaffo» sonoro e fin troppo evidente: nella sua città alle Europee il Pd ha preso il 53% dei voti, lo stesso partito alle comunali non è andato oltre il 35%.
«I livornesi ci hanno dato un avvertimento e io ho intenzione di coglierlo fino in fondo», ammette Ruggeri, lunga militanza nel partito a livello locale e capogruppo Pd nel consiglio regionale della Toscana.
Ruggeri dovrà vedersela con un ingegnere aerospaziale 40enne, Filippo Nogarin, tra i pochi dei grillini soddisfatti nonostante la batosta subita da M5s alle Europee.
Dopo il risultato delle comunali, ha festeggiato con un gruppo di militanti in una pizzeria del popolare quartiere Venezia il suo 19% di consensi che lo hanno portato al ballottaggio.
Ora punta a ripetere l’impresa del sindaco di Parma Federico Pizzarotti che indica come il suo modello.
Nogarin dichiara che non gli interessano gli apparentamenti, che punta ad un appoggio trasversale «di tutti i cittadini di buon senso che si sono rotti le scatole del malgoverno della città ».
A proclamare subito il suo appoggio ai 5 Stelle è Marcella Amadio, candidata per Fratelli d’Italia-An, Udc e Lega: «Non un voto a Grillo ma contro il Pd», afferma senza esitazione.
Più cauto Raspanti, sostenuto da un pezzo di sinistra-sinistra scontenta del Pd ma anche di Sel che ha appoggiato Ruggeri, forse un po’ nostalgica del vecchio Pci, quello che a Livorno molti consideravano partito-mamma.
«Da noi – spiega Raspanti – non arriverà l’indicazione di voto a favore del Pd. Valuteremo invece nelle assemblee dei prossimi giorni la nostra posizione rispetto all’M5s per il ballottaggio».
C’è tuttavia chi è pronto a scommettere che tra gli elettori di Raspanti ci sono anche quelli che, pur criticando aspramente la politica locale del Pd e l’operato della giunta guidata finora dal sindaco uscente Alessandro Cosimi, non vedono di buon occhio neppure Beppe Grillo e la sua definizione di ‘peste rossà per i Comuni guidati dalla sinistra.
È probabilmente anche a loro che Ruggeri dovrà guardare.
«Livorno – dice oggi il candidato Pd – ha bisogno di un progetto concreto, non di un salto nel vuoto. Alle urla e alla rabbia, il centrosinistra contrappone la volontà di far cambiare rotta a una città , creando i presupposti per avere nuove opportunità di lavoro».
In città , a dare un sostegno al candidato, impegni di governo permettendo, potrebbe arrivare anche il premier Matteo Renzi.
In casa M5s sperano in una visita di Beppe Grillo.
Ma è ancora presto per sapere se Livorno diventerà teatro di un prolungamento di campagna elettorale tra i big.
(da “il Corriere della Sera“)
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