LO ZIO CRIMINALE DEL CANDIDATO M5S IN MOLISE
IL CANDIDATO GOVERNATORE E’ PARENTE DI UN AFFILIATO ALLA CAMORRA
Libero oggi racconta la storia di Andrea Greco, candidato governatore del MoVimento 5 Stelle in Molise con altissime probabilità di vittoria, e della sua parentela con un uomo considerato affiliato alla camorra, che venne persino cercato in casa del padre:
Lui si chiama Andrea Greco, è un 33enne ex attore di teatro folgorato poi dallo studio del diritto e laureato in Giurisprudenza. Arriva da Agnone, provincia di Isernia, ed è stato scelto dagli attivisti del Movimento con 212 preferenze, risultando quindi il più votato sugli aspiranti candidati alla carica di presidente: Patrizia Manzo, consigliera regionale uscente, si è fermata a quota 154, Valerio Fontana, Fabio De Chirico e, soprattutto,il giurista Vincenzo Musacchio, che aveva annunciato un programma incentrato sulla legalità e l’istituzione di una commissione antimafia.
Greco il 22 aprile se la dovrà vedere con l’esponente del centrodestra, Donato Toma, con lo sfidante del centrosinistra Carlo Veneziale e con Agostino Di Giacomo di Casa Pound.
Oggi è previsto il primo confronto tra gli aspiranti governatori e Greco non potrà tacere sulle vicende di sangue che hanno caratterizzato anni fa la sua famiglia. Una storia sfuggita allo stesso Luigi Di Maio e ai vertici M5S, sempre così attenti a non sedersi al tavolo con gli avversari che si sono macchiati di qualche reato.
Certo, le colpe dei parenti non dovrebbero ricadere sui candidati anche se Giancarlo Cancelleri all’epoca delle elezioni in Sicilia non la pensava così (e all’epoca si parlava di indagini e non di condanne).
Ma, continua Brunella Bolloli, il racconto coinvolge anche il padre del candidato, nella posizione di vittima:
È vero che le colpe dei padri non devono ricadere sui figli, e tantomeno quelle delle zie, ma il fatto che Giuseppina Greco, sorella del padre del candidato grillino, si sia sposata con Sergio Bianchi, detto ‘O Pazzo nel senso che non ci pensava su due volte a sparare e a uccidere,è un dettaglio non trascurabile
Giuseppina non aveva avuto un semplice flirt con il pericoloso camorrista, ma ne divenne addirittura la moglie proprio quando Bianchi era al confino ad Agnone.
Il pluriomicida viveva con la consorte a casa del fratello Tommaso, padre di Andrea, a cui la polizia bussò a casa in cerca di criminali. Lui rimase ferito e fu anche risarcito dallo Stato.
(da “NetxQuotidiano“)
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