M5S, CANDIDATI SCELTI DALLA RETE? LA POLITICA NON E’ UN TALENT
GLI EFFETTI NEGATIVI DI QUESTA SELEZIONE LI ABBIAMO VISTI A ROMA
La politica non è un talent. E un sindaco, un primo ministro, non si possono scegliere online. Con una graticola.
Amministrare una città è un impegno terribilmente reale. Niente affatto virtuale. Invece ecco che si avvicinano le prossime elezioni amministrative, bisogna scegliere i futuri candidati sindaci e consiglieri comunali.
Poi, chissà , addirittura chi potrebbe finire a Palazzo Chigi. E che cosa propone in alcuni casi il Movimento Cinque Stelle? Una selezione online. Poi magari una graticola.
Va bene forse per X-Factor. Non per scegliere sindaci di città da centinaia di migliaia di abitanti e primi ministri che hanno in mano il destino della gente. E dei loro ideali.
Chi guiderà una città e un Paese devi poterlo guardare negli occhi. Toccare. Devi conoscerlo. Devi vedere da dove viene per capire dove andrà .
Così non si seleziona una nuova classe dirigente.
Gli effetti negativi della selezione online li abbiamo già visti a Roma.
Non basta questa esperienza al Movimento Cinque Stelle? La selezione online individua chi è più abile davanti alle telecamere, chi sorride meglio e ha i denti più bianchi.
Il M5S promette di dare voce a nuove istanze politiche. Ma le idee hanno bisogno di persone per diventare concrete. Vive.
E se vengono affidate alle donne e agli uomini sbagliati, falliscono.
Peggio, vengono tradite.
Ferruccio Sansa
(da “il Fatto Quotidiano“)
Leave a Reply