MA LA POLIZIA E’ ARMATA DI PISTOLE AD ACQUA?
A PADOVA PATTUGLIA DELLA POLIZIA FERMA UN CLANDESTINO E VIENE QUASI LINCIATA DA UNA FOLLA DI EXTRACOMUNITARI… AGENTI ALL’OSPEDALE E CLANDESTINI LIBERI… A ROMA UNA OTTANTENNE AGGREDITA IN CHIESA… OVUNQUE ZONE INTERDETTE ALLA LEGALITA’… VOGLIAMO TUTELARE LE FORZE DELL’ORDINE GARANTENDO LORO IL DIRITTO ALLA LEGITTIMA DIFESA?
Poche sere fa, in quel di Padova, nei pressi della stazione ferroviaria, in una zona interdetta alla legalità , una volante della polizia “osa” fermare un extracomunitario che dagli accertamenti risulta clandestino.
Mentre procedevano al fermo della persona, i tre agenti vengono circondati da una folla di clandestini extracomunitari che assalgono la volante per liberare il loro compagno e aggrediscono fisicamente gli agenti con armi improprie. I tre fanno appena in tempo a chiedere rinforzi e si scatena l’inferno.
Diversi agenti saranno costretti a ricorrere alle cure in ospedale. Esiste una legge che prevede, di fronte a un’aggressione, il diritto alla legittima difesa.
Non ci interessa se si tratta di extracomunitari o camorristi o teppaglia italiana di vari colori: diciamo solo che non è più tollerabile che le forze dell’ordine vengano fatte girare con le pistole ad acqua, autorizzate solo a prendere delle botte per 1200 euro al mese e senza che gli vengano pagati gli straordinari.
Di fronte a un’azione violenta e coordinata, che mette in pericolo la loro vita, devono avere l’autorizzazione a sparare per difendersi. E chi sta in alto deve dare indicazioni precise in tal senso che li tuteli.
Quale è la linea dura che si propaganda in Tv? Quella degli agenti mandati a fare carne da macello e che hanno ordini di non reagire mai? Che Stato è mai quello che tutela i delinquenti con amnistie, permessi premio, libertà vigilate, arresti domiciliari e che permette a bande di teppisti di aggredire donne ottantenni persino in chiesa per rubarle la borsetta o che consente a pregiudicati bianchi, rossi e neri di sfasciare auto e negozi per “protestare” contro lo Stato?
E che poi non permette nemmeno alle autorità preposte a garantire la sicurezza di difendersi di fronte alle aggressioni?
Ricordiamo gli assalti ai commissariati da parte degli ultras di qualche tempo fa… In uno Stato normale si sarebbe dovuto rispondere con la forza, in tante occasioni.
Chi assalta carceri, commissariati, volanti o aggredisce agenti e carabinieri deve sapere che rischia una pallottola in fronte e amen.
Libero di farlo e libero lo Stato di difendersi. Senza esagerazioni, certo, con l’intelligenza del caso, certo, con ogni misura preventiva che possa evitare di sparare, ovvio… ma a tutto c’e’ un limite. In Italia la licenza di uccidere ce l’hanno solo i criminali, la libertà di massacrare, senza conseguenze, cittadini innocenti è riservata ai delinquenti, se ti difendi finisce che ti citano in tribunale e devi pure pagare i danni…
La polizia può girare solo con la pistolina ad acqua, la girandolina per farsi riconoscere da lontano, la tanichetta di benzina da mettere a proprie spese nel serbatoio della volante quando finisce quella pagata dallo Stato, un vezzoso manganellino colorato di quelli da luna park per i bimbi, le manette di cioccolato per la merenda e il lampeggiante da discoteca sull’auto con musica afroamericana per rendere meno “violento” l’impatto con eventuali irregolari.
Ne abbiamo sentite tante di palle sulla presunta “linea dura”, basterebbero poche norme e applicarle. Questione di volontà politica e di assunzione di responsabilità vere.
I nodi della questione non si risolvono con le sparate mediatiche, la gente si sta accorgendo che non è cambiato un bel nulla.
Purtroppo…
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