MACRON SCRIVE AGLI EUROPEI: “RIVEDERE SCHENGEN, LIBERTA’ IN SICUREZZA, SOLIDARIETA’ EUROPEA CHE VALGA PER TUTTI GLI STATI, SALARIO MINIMO EUROPEO, LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO”
IL PROGRAMMA PER UN NUOVO RINASCIMENTO DELL’EUROPA CONTRO CHI LA VUOLE DISTRUGGERE
Il presidente francese, Emmanuel Macron, è tornato a invocare una riforma dell’attuale assetto europeo per far fronte alla ventata di nazionalismi che lo minacciano.
In una lettera aperta agli europei pubblicata sui quotidiani del Vecchio Continente, l’inquilino dell’Eliseo ha delineato la sua “roadmap per un Rinascimento europeo”, esortando a mettere mano all’area Schengen, al fine di ristabilire “la libertà in sicurezza”.
“L’Europa non è mai stata così necessaria dalla Seconda Guerra Mondiale e non è mai stata così in pericolo”, ha sottolineato.
Macron ha sostenuto la creazione di “una polizia di frontiera comune e un ufficio europeo per l’asilo, obblighi rigorosi di controllo, una solidarietà europea alla quale ogni Paese contribuisce sotto l’autorità di un Consiglio europeo di sicurezza interna”.
“Il confine è libertà in sicurezza”, ha sottolineato il presidente francese, esortando a “rivedere lo spazio Schengen: tutti coloro che vogliono partecipare devono adempiere agli obblighi di responsabilità (rigoroso controllo delle frontiere) e solidarietà (la stessa politica di asilo, con le stesse regole di accoglienza e respingimento)”.
Tra le proposte avanzate, il presidente francese si è anche espresso a favore di una “protezione sociale” che garantisca “per i lavoratori, dell’Est e dell’Ovest, del Nord come del Sud” una “stessa remunerazione sullo stesso luogo di lavoro e un salario minimo europeo, adattato a ciascun Paese”.
Macron ha anche esortato l’Ue a mettersi in prima fila nella lotta al cambiamento climatico, proponendo la creazione di “una banca europea del clima” per finanziare la transizione ecologica, e di una forza sanitaria comune per “rafforzare i controlli” sugli alimenti.
Infine, in vista delle elezioni europee di maggio, Macron ha suggerito la realizzazione di “un’agenzia europea per la protezione delle democrazie” che “fornirà esperti Ue a ciascuno Stato membro per proteggere il proprio processo elettorale contro cyber-attacchi e menipolazioni”.
(da agenzie)
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