MANICOMIO REFERENDUM: SALVINI INVOCA L’ONU, GRILLO LA MAGISTRATURA, NESSUNO CHIAMA L’AMBULANZA
IL PRIMO PARLA DI “STRANEZZE” NEL VOTO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO, MA NON FA NOMI E COGNOMI, GRILLO TORNA COMICO E ACCUSA RENZI DI ABUSO DELLA CREDULITA’ POPOLARE, DI CUI LUI E’ IL MASSIMO ESPERTO (VEDI RESTITUCION DAY)
Per fortuna che domenica si vota, perchè il .livello da suburra del clima referendario ha raggiunto ormai miasmi insopportabili tra insulti, bufale, falsi e patacche.
Salvini e Grillo vogliono finire in bellezza, anche per coprire (il primo) la crisi di consensi della Lega e (il secondo) le firme false di Palermo che stanno coinvolgendo i parlamentari Cinquestelle.
Oggi Salvini entra come sempre “nel merito della riforma” e parla dei voti degli italiani all’estero, il chiodo fisso di quelli del No (pensate se poi dovesse vincere il No tra i nostri connazionali…).
Salvini come sempre lancia il sasso e nasconde la mano: “Mi arrivano tante e tante segnalazioni, di stranezze per il voto degli italiani all’estero: schede non arrivate, non consegnate, gente che chiede di votare ed è impossibilitata a votare. Temo che in qualche consolato e in qualche ambasciata possano aggiungersi o possano scomparire delle schede”.
Consigliamo la magistratura di convocare immediatamente Salvini affinchè produca documenti e prove di quanto a sue mani, indicando quali siano i Consolati e le Ambasciate dove sono state fatte sparire le schede, visto che ormai la votazione all’estero è di fatto conclusa.
Fermo restando che legalità vuole che, in presenza di una notizia di reato, sia il parlamentare a recarsi in Questura, non che denunci presunti brogli a Rtl 102.5.
Se non avesse elementi, va da sè che andrebbe denunciato per calunnia e procurato allarme.
Passiamo a Grillo che se ne esce con : “Denunceremo penalmente Renzi per il reato di abuso della credulità popolare in merito alla falsa scheda elettorale del Senato che ha mostrato pubblicamente. La banda dei calamari finirà se tutti insieme il 4 dicembre diremo No”.
Lo scrive in un lungo post sul suo blog in cui si scaglia nuovamente contro Matteo Renzi.
Sul cattivo gusto di Renzi di ipotizzare un Senato elettivo sulla base di una proposta peraltro esistente (firmata Vannino Chiti) ma non ancora approvata, tramutandola in “futuribile” scheda elettorale stendiamo un velo pietoso.
Ma che parli di abuso della credulità popolare proprio colui che ieri ha mostrato un assegno farlocco di 80 milioni nel Restitucion day, quando è stato dimostrato che sarebbe a vuoto, visto che oltre la metà della cifra il M5S non poteva restituirla in quanto non ha potuto mai incassarla, essendo privo di Statuto, e che altri 16 milioni li aveva già restituiti in passato e non possono essere restituiti due volte, nonchè che 3 milioni vengono dall’Europa e non dall’Italia, è davvero esilarante.
Più che un referendum è ormai un serial Tv imperniato sul bue che dice cornuto all’asino.
Sempre di stalla si tratta, comunque.
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