MARCHE: DUE AGENTI DI POLIZIA IN SERVIZIO FIRMANO LA PETIZIONE PER L’IMPUNITA’ A SALVINI
IL SENATORE LEGHISTA ARRIGONI PRIMA LA PUBBLICA POI LA CANCELLA… DA QUANDO POLIZIOTTI IN SERVIZIO PARTECIPANO A MANIFESTAZIONI POLITICHE DI PARTE IN DIVISA? LA QUESTURA HA PRESO PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI?
Questa foto l’ha pubblicata, tutto soddisfatto, il senatore della Lega Nord Paolo Arrigoni sul suo profilo Instagram su cui campeggia come copertina la foto sua e dei suoi festosi compagni
Il senatore Paolo Arrigoni ha pubblicato sul suo account Instagram i risultati di questa loro “battaglia”: “In 53 comuni delle #Marche per gridare tutti insieme #SalviniNonMollare!»
Peccato che tra le foto ne appare una, poi prontamente cancellata, che risale alle 14 circa e che riprende due poliziotti in divisa (presumibilmente in servizio) che firmano al gazebo leghista ed è lo stesso Arrigoni che esulta scrivendo nella didascalia: Nelle #Marche anche gli agenti di Polizia firmano per sostenere il Ministro dell’Interno #Salvini. Fantastico! #Salvininonmollare.
E invece, caro senatore, non è fantastico proprio per niente.
Storicamente le divise che appoggiano i politici piuttosto che la Politica sono state il preoccupante segnale di una deriva autoritaria.
La legge (quella di cui si occupa Salvini) non lo consente e se ci pensate questo episodio fa il paio con le divise allegramente sfoggiate da un ministro dell’interno come se fossero ammennicoli utili per lanciare idea di sicurezza.
E invece Salvini dovrebbe occuparsi di governare la legge, più che rappresentarla.
Ora ci piacerebbe sapere, non deve e essere certo un’indagine difficile, cosa ne pensa la Questura, cosa abbiano da dire i superiori di quei due poliziotti, e soprattutto cosa avrebbe da dire il ministro dell’interno Matteo Salvini su una vicenda che, oltre a fare schifo, richiede risposte e chiarimenti sulle responsabilità . In fretta.
(da “Tpi”)
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