MATTIA SANTORI, PORTAVOCE DELLE SARDINE: “NON SIAMO UN MOVIMENTO POLITICO, SIAMO DEGLI ANTICORPI”
FISSATE 30 PIAZZE, MA SE NE AGGIUNGERANNO ALTRE 15, LA PROTESTA CONTRO SALVINI E GLI ISTIGATORI ALL’ODIO DILAGA IN TUTTA ITALIA
“Il nostro è un ruolo di anticorpi. Siamo più un anticorpo che un movimento politico”. Così Mattia Santori, portavoce del movimento delle Sardine in collegamento con Mezz’ora in più in onda su Rai3, spiegando che questo è accaduto come reazione legata al territorio bolognese, dove sono andati in piazza per la prima volta.
“Lì ci siamo sentiti invasi da un discorso politico basato su aggressività , sceneggiate e falsità ”, ha detto aggiungendo che ora a Bologna si è creato un quartier generale di 20 persone che stanno lavorando per “riempire le piazze di persone reali, di un territorio vero che esprime un’alternativa rispetto al pensiero unico dominante del populismo”.
“Da Bologna abbiamo suonato la sveglia”, ha detto il 32enne bolognese. “Non ci facciamo domande sul futuro perchè il presente è abbastanza denso, il nostro obiettivo ora è riempire le piazze di persone reali”.
Santori ha precisato che al movimento “interessa tutta la politica”, ma non ha “posizione politiche” perchè “svolge il ruolo di anticorpi”.
“Abbiamo tantissime richieste. Ogni giorno lanciamo cinque o sei piazze diverse in tutta Italia. Il calendario ormai è di 30 appuntamenti, a cui se ne aggiungeranno altri 15-20”.
Così Mattia Santori, sardina bolognese a Rimini per il flashmob. “Speriamo di riuscire a concludere tutto entro il 14 di dicembre che sarà la giornata finale della prima fase a Roma e quindi il nostro è assolutamente un obiettivo di breve termine, perchè sappiamo che da queste piazze nasce un’energia. L’abbiamo vissuta a Bologna e vogliamo che la gente, anche in altre parti dell’Emilia Romagna e d’Italia, provi la stessa emozione, la stessa cosa, per sentirsi parte di una comunità , che non è una comunità fluida, ma è una comunità fisica”.
“Siamo nati in contrapposizione a Salvini e sono ben contento che a 300 metri ci sia lui – aggiunge – proprio perchè accentuiamo le differenze tra questa piazza che presenterà creatività , gratuità , relazioni sociali. Non è un caso che ci sia la Casa delle donne qua di fianco, rispetto a chi si chiude dentro a una stanza, dietro a un computer e costruisce tutto su un’immagine falsa che la gente oramai ha capito che non rispecchia e non risolverà i problemi”.
(da agenzie)
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