MEGLIO UN GALLITELLI OGGI CHE UNA FAKE NEWS DOMANI: E’ INIZIATA L’ERA DEL FAKE CANDIDATO PREMIER
SOLO L’INVENTORE DI BUFALE COME “LA NIPOTE DI MUBARAK” O “I RISTORANTI SONO PIENI” POTEVA REPLICARE ALLE FAKE-NEWS DI RENZI E DI MAIO
Ma chi è Gallitelli? Da dove esce Gallitelli? Tutti a chiederselo dopo l’uscita da Fazio. Lo stesso Salvini cade dal pero, la Lega si spacca e Brunetta parla di “esempio di standard”(?).
Non c’è niente da fare. Usurato, ristrutturato, forse ricandidato, Silvio Berlusconi rimane quello che è sempre stato: un gigante della comunicazione.
Solo l’inventore di bufale (nella fulgida era pre-fake-news) come “i ristoranti sono pieni” o “la nipote di Mubarak”, poteva replicare alla Leopolda contro-le-fake-news con un fake-candidato-premier.
Vedremo se l’interessato smentirà la disponibilità , così come aveva già fatto quando il suo nome era stato indicato per la Regione Lazio, ma ormai il più è fatto.
Spostando il dibattito pubblico reale sull’apparizione dell’uomo forte e gran lavoratore (pare che Gallitelli non faccia mai ferie, fake news?), nientedimeno che un generale dell’Arma, il Cavaliere ha centrato l’obiettivo e messo in secondo piano l’indubbio successo comunicativo del team renziano.
E pensare che era stato uno spin coi fiocchi, un report rilanciato dall’autorevole New York Times a poche ore dall’inizio della Leopolda, un’operazione che (forse) produrrà una legge anti-bufale in Rete e in ogni caso un dibattito che difficilmente scalderà i cuori del cosiddetto Paese reale.
Che poi, se ci sono milioni di persone disposte a credere a quello che già volevano sentirsi dire, valli a smontare con cose difficili come le eco-chambers o domini comuni su analytics tra movimenti politici in teoria rivali.
Se quelli da decenni volevano sentirsi dire che serviva l’uomo forte e capace, ora che ne è stato evocato uno, fake o no, c’è il rischio che lo vadano a votare davvero.
Poi se esista o meno, con la legge elettorale attuale, è un’altra storia.
Potremmo anzi assistere a un nuovo reality della politica e scoprire un uomo nuovo a settimana.
L’era del fake candidato premier è appena iniziata.
(da “Huffingtonpost”)
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