“MI DIMETTO DA SINDACO, VINCE LA CAMORRA”: LA RESA DELLA CAPUOZZO
LA BINDI INVIERA’ AI PM GLI ATTI DELL’AUDIZIONE ALL’ANTIMAFIA
“Mi dimetto da sindaco. Non è una resa, ma un gesto di responsabilità . E’ impressionante tutto quello che è accaduto intorno a questa vicenda. Questa è una sconfitta politica, ma anche una vittoria della camorra”.
Rosa Capuozzo, finita al centro di una vicenda politico-giudiziaria in seguito a un’indagine condotta dalla procura di Napoli su presunte infiltrazioni camorristiche nel comune di Quarto e già espulsa dal Movimento Cinque stelle, lascia la guida del Comune.
Annuncia le dimissioni e si commuove, poi attacca la capogruppo regionale M5s, Valeria Ciarambino anche senza citarla.
“Non si capisce perchè i voti di Quarto puzzano, se riguardano me e gli stessi voti non pesano allo stesso modo se riguardano i consiglieri regionali”.
E attacca Roberto Fico: “Fico il 9 gennaio mi ha telefonato per dirmi che dovevo dimettermi. Il 10 voleva venire al flash mob e starmi accanto se mi fossi dimessa. Dal giorno successivo tutti sono spariti”.
Il rischio dell’altra inchiesta.
Repubblica, che ha ricostruito i sospetti della procura sul ruolo e l’eventuale conflitto di interessi assunto dalla sindaca nella vicenda dell’abuso edilizio, chiede alla Capuozzo: “Quanto ha influito nella sua scelta di dimettersi, il rischio di poter essere indagata in questa altra indagine?”. Lei risponde: “Non ha avuto alcun peso. Sono tranquilla”.
“Lascio dopo sette mesi. Ma la mia non è una resa è un gesto d’amore verso Quarto. Ho fatto un giuramento e l’ho rispettato -continua Rosa Capuozzo – Quelli che si sono dimessi pensavano che qui si faceva una passeggiata. E’ stata una giornata durissima anche quella in antimafia”.
La sindaca dimissionaria quindi ringrazia tutti i collaboratori e i consiglieri comunali della maggioranza “per aver resistito su una barca in tempesta senza essere scappati come topi”.
Spiega: “Vado via perchè mancano i numeri necessari per governare, siamo una forza politica che non si muove con le larghe intese”. E chiarisce: “Non mi ricandido e non penso neanche ad una lista civica. Forse non mi sarei dovuta candidare”.
Poi conclude, amara: “Mi sono sentita abbandonata da M5s ma si sono sentiti abbandonati tutti i cittadini di Quarto. Non è semplice quello che stiamo affrontando in questo territorio, con il movimento accanto sarebbe stato più facile.
“Mi è dispiaciuta la reazione che ha avuto il Movimento a quello che è un problema. Quando c’è un problema non si scappa, lo si affronta”.
Intanto la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, ha disposto la trasmissione alla Procura di Napoli degli atti dell’audizione del sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, tenuta a San Macuto la sera di martedì scorso.
Dalla ricostruzione complessiva dei fatti fornita dal sindaco e alla luce della documentazione giudiziaria acquisita dalla Commissione è emersa la necessità di segnalare alla Procura alcuni aspetti da approfondire, sui quali anche la Commissione si riserva di svolgere ulteriori analisi.
(da “la Repubblica”)
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