MICHETTI CHI? L’IRA DEL CENTRODESTRA CONTRO IL SUO CANDIDATO: “STUDI DI PIU'”
AL BALLOTTAGGIO CON GUALTIERI PERDEREBBE CON SETTE PUNTI DI SCARTO
Più che con i sondaggi, il candidato di centrodestra Enrico Michetti deve fare i conti con i suoi compagni di viaggio. L’ultima rilevazione di Izi per Repubblica conferma che l’ex tribuno di Radio Radio è quello con più chance di tagliare il traguardo del primo turno avanti a tutti ( con il 29,1% delle preferenze), ma nel centrodestra serpeggiano malumore e perplessità.
Dopo la “performance” di Michetti, che ha abbandonato prima della fine il confronto con gli altri candidati al Campidoglio nell’ambito del festival dell’Architettura, la preoccupazione della coalizione è che ” non regga fino a settembre”.
Anche perché intanto Roberto Gualtieri avanza: nei precedenti sondaggi di Izi il candidato del centrosinistra finora era in terza posizione. In base a quest’ ultimo, realizzato tra il 28 e il 30 luglio, l’ex ministro dem è al 25,8% e supera la sindaca 5 Stelle Virginia Raggi ( data al 24,7%). Quarto posto per il leader di Azione Carlo Calenda che ottiene il 16,8%.
La fotografia, scattata da Izi intervistando un campione di 1.039 elettori romani, mostra poi un calo dell’area del non voto pari al 7%.
Tornando agli sfidanti, al ballottaggio Gualtieri batterebbe tutti i competitor: conquistando una buona fetta di elettorato sia di Raggi ( 22 persone su 100), che di Calenda (19 persone su 100), vincerebbe col 41,9% contro il 35% di Michetti. In un ipotetico testa a testa con la sindaca uscente, il candidato dem avrebbe il 39,4% delle preferenze e l’avversaria otterrebbe il 29,9.
La sfida tra i due ex ministri invece finirebbe con il 34,3% dei voti per Gualtieri (che ora ha 7 liste che lo sostengono visto che il Psi si presenta da solo) e il 28% per Calenda che invece ha imbarcato Luigia Luciani, anche lei voce di Radio Radio.
Se il leader di Azione arrivasse al ballottaggio, vincerebbe sia il confronto con Raggi ( 36,7% a 34%), sia con Michetti.
Anche se di pochissimo: facendo il pieno di voti del centrosinistra ( quasi 40 persone su 100) batterebbe il candidato di centrodestra col 33,5% contro il 33,4%.
L’ex tribuno, per vincere, dovrebbe ritrovarsi a un testa a testa con la sindaca ( che quindi è data per sconfitta contro tutti i competitor).
In base al sondaggio, infatti, Michetti prenderebbe il 37%, Raggi il 34,3.
Così però le chance per il centrodestra sono troppo poche: la coalizione, infatti, per vincere punta tutto sulla leader di FdI Giorgia Meloni e la base si aspetta una maggiore partecipazione di Matteo Salvini e della prosindaco Simonetta Matone.
Ieri il senatore di Forza Italia Francesco Giro ha detto che per farcela bisogna essere “molto determinati, seri, accurati nella comunicazione ed entrare nel dettaglio di poche ma credibili proposte ” .
Forse un modo elegante per consigliare Michetti su come procedere di qui in avanti. “O studia o studia”, taglia corto un dirigente della Lega che invece chiede l’anonimato. ” Non si può continuare con la litania sulla Roma antica, sulla Roma dei Cesari ” , prosegue un altro deputato di FI.
Quel mantra, Michetti se lo porta dietro dalla presentazione coi leader di partito al Tempio di Adriano. “Ecco, sembra non essere passato un giorno da allora”, continuano dal partito di Silvio Berlusconi.
Le critiche si estendono non solo ai contenuti ( ” Sembrava un pesce fuor d’acqua ” , ” da lui un vuoto pneumatico ” ), ma anche alla mossa di alzarsi e abbandonare il dibattito.
” In platea – racconta uno dei presenti – non sono mancate le battute: ‘Ma che fa? Starà andando alla toilette…'”. Tutti sono concordi nel sottolineare la necessità per l’ex tribuno di Radio Radio di ” cambiare registro, mandare messaggi politici alla città e alle categorie ” .
Anche perché, alla luce dei sondaggi, il futuro non appare così roseo.
(da agenzie)
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