NAPOLI SOMMERSA DAI RIFIUTI: IN AZIONE ANCHE L’ESERCITO
ALL’ALBA INTERVENGONO PURE I SOLDATI PER RIMUOVERE 50 TONN. DI SPAZZATURA, MA LE STRADE SONO INVASE DA 1500 TONN DI IMMONDIZIA… IL COMUNE CONSIGLIA I CITTADINI: TENETE GLI IMBALLAGGI A CASA… MENO MALE CHE LE PALLE DI SILVIO CI SONO
La pulizia della città in mano ai militari.
Da questa mattina all’alba gli uomini dell’esercito sono entrati in azione per liberare Napoli dalla montagna di spazzatura che si è accumulata nei giorni scorsi raggiungendo le 1.500 tonnellate.
Gli interventi sono stati eseguiti lungo due arterie importanti di Napoli, via Don Bosco e via Umberto Maddalena e hanno permesso di rimuovere 50 tonnellate di rifiuti, che sono state subito trasferite negli Stir, riaperti da oggi dopo la giornata di stop per il Natale.
I militari, coordinati dal generale Antonio Monaco, capo dell’Unità operativa, sono intervenuti con dodici mezzi, tra camion e pale meccaniche.
Insieme agli uomini del Genio lavorano anche quelli della Sanità militare (che fanno capo al Comando Logistico Sud), provvedento alla bonifica delle aree subito dopo la rimozione dei rifiuti.
Sono 100 le tonnellate di spazzatura in più rispetto al giorno di Natale.
Causa diretta della chiusura degli impianti di raccolta e smaltimento nel giorno di festa, che non ha consentito, nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, di andare oltre le 920 tonnellate di rifiuti raccolte.
Niente festa, Terzigno desolata
La discarica chiusa. La scorsa notte, invece, a limitare il tentativo di recupero dell’arretrato sono intervenuti anche problemi tecnici alla discarica di Chiaiano che non hanno permesso di sversare oltre le 600 tonnellate.
A questo quantitativo, inferiore al solito, vanno aggiunti i trasferimenti negli Stir che però oggi funzioneranno solo per metà giornata.
In queste ore si sversa a Santa Maria Capua Vetere, dove finiranno oltre 200 tonnellate, nello Stir di Caivano, per circa 300 tonnellate, e non si esclude di conferire un quantitativo anche a Tufino, unico impianto a rimanere aperto anche di pomeriggio.
In totale a fine giornata saranno state raccolte 1200-1300 tonnellate di spazzatura, pari al quantitativo prodotto in un giorno, il che consentirà di non far peggiorare la situazione in attesa che, da domani, la raccolta possa riprendere a pieno regime.
Dal Comune di Napoli, infine, viene rinnovato l’appello a non disfarsi prima di domani della frazione secca dei rifiuti, cartoni, scatole e imballaggi.
Una situazione drammatica. Così definisce l’emergenza campana mai superata il presidente dell’Italia dei valori, Antonio Di Pietro, puntando il dito sul premier: “Il presidente del Consiglio invece di assumersi le sue responsabilità prende in giro tutti con false teorie del complotto, sostenendo che c’è una manovra politica contro il suo operato. Siamo alle solite balle, in versione natalizia”.
L’attacco arriva dalla sua pagina personale su Facebook, dove Di Pietro aggiunge: “Napoli in questi giorni non è una città addobbata per le feste, ma una città sommersa dai rifiuti. I cittadini sono costretti a tenere in casa la spazzatura per evitare di accumularla per strada”.
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