NAUFRAGIO A LAMPEDUSA, GRAVISSIMO UN BIMBO DI MENO DI UN ANNO
IL PICCOLO E’ STATO INTUBATO
Sono 43 le persone che sono state tratte in salvo a circa 10 miglia a Sud di Lampedusa. Molti di loro sono in ipotermia. Non è chiaro, al momento, se i migranti siano stati trovati direttamente in acqua o se il barchino sul quale viaggiavano si sia ribaltato successivamente.
A soccorrerli sono stati i militari della Capitaneria di porto. Non vi sarebbero dispersi, contrariamente a quanto emerso in precedenza.
Il piccolo, di poco meno di un anno, è stato intubato direttamente dai medici della Guardia costiera a bordo della motovedetta. Al momento, viene sottoposto ad accertamenti da parte dei sanitari del Poliambulatorio, che stanno valutando l’intervento dell’elisoccorso del 118.
Oltre al bambino al Poliambulatorio di Lampedusa sono stati portati anche tre migranti salvati dalla Guardia Costiera. Avrebbero gravi ustioni e i medici li stanno sottoponendo a controlli e medicazioni. All’improvviso Lampedusa è tornata in emergenza. Il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino è in costante contatto con le forze dell’ordine e i medici del presidio ospedaliero.
Questa mattina 105 migranti hanno lasciato l’hotspot della maggiore delle Pelagie, per essere imbarcati sul traghetto di linea Veronese con destinazione Porto Empedocle, dove giungeranno questa sera. Nella struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola erano rimasti 242 ospiti, a fronte dei poco meno di 400 posti disponibili.
E sempre in mattinata è stato assegnato un porto alla nave di Emergency, la Life Support, che sbarcherà a Livorno 70 persone, tra cui molti minori e una donna incinta.
Sono almeno cinque le imbarcazioni di altrettante Ong tornate a navigare in mare in questi giorni per pattugliare il Mediterraneo, e soccorrere i barchini in difficoltà. Mentre il Viminale prepara una stretta: nelle prossime settimane arriverà il nuovo Codice di condotta per le organizzazioni non governative.
Si trovano in missione in questo momento la tedesca Rise Above e la panamense Life Support, che sbarcano con i migranti in queste ore a Gioia Tauro e Livorno. Mentre la tedesca Sea Eye 4 è ancora senza un porto, con 63 migranti a bordo. A queste si aggiungono il veliero britannico Astral di Open Arms e la nave norvegese Ocean Viking di Sos Mediterranée, appena salpata. La norvegese Geo Barents di Medici Senza Frontiere ripartirà subito dopo Natale, mentre non si esclude che in seguito possa essere raggiunta anche dalle tedesche Humanity 1 e Louise Michel, che hanno appena completato delle missioni con sbarchi a Bari e Lampedusa, e sono attualmente ferme in Spagna assieme alla iberica Open Arms Uno.
Tra i migranti salvati dalla Sea Eye 4 ci sono anche quelli recuperati dalla nave Rise Above (anch’essa tedesca e di Mission Lifeline) che, dopo aver fornito alle persone giubbotti di salvataggio e stabilizzato la situazione, le ha fatte salire sulla Sea Eye. Quest’ultima resta al momento in mare e non è ancora previsto lo sbarco in alcun porto.
La Rise Above, che in seguito ha effettuato un altro salvataggio, ha poi ricevuto l’autorizzazione dalle autorità italiane per lo sbarco nel porto di Gioia Tauro di 27 siriani, di cui 9 donne, 2 bambini, 3 anziani e 1 minore non accompagnato. Alla Life Support di Emergency, che batte bandiera panamense, è stato invece assegnato questa mattina il porto di Livorno dopo il soccorso di 70 naufraghi in zona sar libica.
(da Fanpage)
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