NO TAV, IL TEATRO DELL’ASSURDO: LA RAGAZZA PALPEGGIATA, IL SENATORE PD MANGANELLATORE, LE MINACCE, IL SINDACATO DI POLIZIA
PARLANO TUTTI SENZA POTER PROVARE QUELLO CHE DICONO, COSI’ LA TENSIONE AUMENTA… SE IL SENATORE CERCA NOTORIETA’ FAREBBE MENO DANNI SE ANDASSE DA “AMICI” COME RENZI
Stefano Esposito, senatore Pd, accusa una manifestante No Tav di aver mentito sulle molestie della polizia.
Poi arriva anche una lettera intimidatoria nei confronti del senatore e della sua famiglia, firmata con la stella a cinque punte che ricorda quella delle Brigate Rosse.
E le minacce diventano un caso politico. “Ormai la tua vita non vale più niente”, è scritto in un passaggio della lettera.
“Io non ho paura perchè questi sono buoni solo dietro una maschera antigas in 200 a fare il tiro al poliziotto. Nella vita mi sono scelto questa battaglia e li aspetto, vengano pure”, ha commentato Esposito.
“Queste persone – dice ancora – sono legittimate da alcuni partiti, forze politiche e personaggi: Cinque Stelle, Vendola e Rifondazione Comunista che parla di occupazione militare”
E dopo le minacce ha ribadito la sua idea circa le dichiarazioni di Marta Camposana, pisana, movimentista No Tav, che aveva denunciato violenze e molestie subite da parte della polizia: “Si è inventata di essere stata toccata, palpeggiata. Una vergogna per le donne che subiscono violenza. Hanno fatto bene a manganellarla”.
Esposito, fervente sostenitore dell’alta velocità , aveva commentato su Twitter le denunce di Camposana, pisana, movimentista No Tav. Aveva scritto “Parte da Pisa per andare a fare la guerra allo Stato, prende giustamente, qualche manganellata e si inventa di essere stata molestata #bugia”.
E sugli scontri: “Se vogliamo debellare questa forma di guerra allo stato dobbiamo ‘decapitare’ i mandanti politici e le organizzazioni che li sostengono”.
In un modo o nell’altro, l’accusa di maltrattamenti e molestie lanciata dall’attivista No Tav Marta Camposana sabato dopo gli scontri a Chiomonte lascerà degli strascichi.
E il sindacato di Polizia è pronto anche a fare partire una denuncia per diffamazione ai danni della ragazza.
“O la ragazza procede con una denuncia formale, oppure sarà il sindacato a prendere l’iniziativa, per difendere l’onorabilità e la reputazione degli agenti. Chi lancia accuse di questo tipo deve essere pronto a sopportarne anche tutte le conseguenze. O la ragazza ha un filmato che mostra i poliziotti che la palpeggiano e allora ben venga una condanna, ma se non fosse vero e dovesse avere inventato tutto visto che negli ultimi tempi lo sport sembra essere quelli di andare addosso al carabiniere, al poliziotto, al finanziere, allora ne risponderà “.
Quello di sconcertante in tutta questa vicenda è che tutti parlano ma non esiste uno straccio di prova: chi la esige dagli altri poi sfiora il grottesco e chi fomenta disordini, da una parte o dall’altra, dovrebbe essere richiamato alle proprie responsabilità .
Chi manifesta in modo violento va sanzionato in base alle leggi, così come chi eccede nella repressione del dissenso.
Marta Camposana non è affatto obbligata a stare a casa, in Italia manifestare è ancora lecito senza per questo meritare di essere manganellata come auspica il sen Pd, novello capomanipolo.
La Camposana ha evidenti segni di percosse (meritate. secondo Esposito) così come alucini poliziotti feriti.
Ai poliziotti però nessuno avrebbe palpato il fondoschiena o altro, qua starebbe la differenza.
La Camposana sostiene di essere stata insultata (cosa che peraltro sarebbe successo anche ad Alma definita “puttana russa”, in altre circostanze), ma afferma cose che non può evidentemente provare.
Peggio fa il sindacato di polizia che la invita a mostrare il filmato del palpeggiamento, come se esistesse la possibilità per un fermato di filmare i momenti del proprio fermo in una caserma o location simile, sporgere il culo e immortalare la toccata e fuga del milite ignoto.
Peggio di tutti ancora il senatore capostazione Esposito che, quasi fosse stato presente, accusa la Camposana di esservi inventata tutto.
Per poi fare l’apologia del manganello.
Ciliegina sulla torta la lettera di minacce da sedicenti gruppi simil Br: ci manca giusto che qualcuno accusi Esposito di essersela scritta da solo e le comiche sono complete.
Ma qualcuno che inviti ad abbassare i toni esiste o dobbiamo tutti immolarci per la nuova madre di tutte le battaglie?
Cominci magari Epifani, regalando a Esposito una comparsata da Amici, in puro stil Renzi: magari capisce che può farsi conoscere anche parlando di nulla, piuttosto che fungere da provocatore, categoria già abbastanza diffusa, sparando ad alzo zero senza prove.
Oppure stabiliamo una regola deontologica: tutti girino con un casco con telecamera incorporata, cos’ sono tutti tutelati, rivoluzionari e questurini, palpeggiate e palpeggiatori, provocatori e provocati.
In caso di dubbi si potrebbe chiedere sempre la moviola, Biscardi lo sostiene da tempo.
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