NOGARIN INDAGATO PER ALTRI DUE REATI: ABUSO D’UFFICIO E FALSO IN BILANCIO
LA RIVELAZIONE DE “IL TIRRENO”… ORA IL SINDACO DI LIVORNO E’ A RISCHIO
Oltre al concorso in bancarotta fraudolenta, la Procura di Livorno ipotizza per il primo cittadino,
Filippo Nogarin, anche l’abuso d’ufficio e il falso in bilancio.
È quanto riporta il quotidiano Il Tirreno.
Nell’ambito della maxi inchiesta “Città pulita”, che riguarda la gestione finanziaria e amministrativa di Aamps, l’azienda dei rifiuti partecipata dal Comune di Livorno al 100% e che ad oggi vede 18 persone nei guai tra politici, manager e dipendenti pubblici, i pubblici ministeri Massimo Mannucci e Arianna Ciavattini, titolari dell’indagine, hanno iscritto Nogarin nel registro degli indagati con l’accusa di bancarotta fraudolenta – come già noto – ma anche per un episodio di abuso d’ufficio in relazione alla revoca del Cda di Aamps del 7 gennaio scorso e per un presunto falso in bilancio riferito all’ok ai conti 2014 nonostante il parere contrario dei revisori.
Fino a domenica sera il sindaco, in diretta tv, ha sostenuto che nell’informazione di garanzia ritirata sabato si fa riferimento a «un accertamento della Procura solo per il reato di bancarotta».
Contattato dal Tirreno, lo stesso non ha ritenuto di voler intervenire su queste due nuove ipotesi di reato.
L’inchiesta sta studiando i conti dell’Aamps tra 2012 e 2016 (dal 2012 al 2014 sotto l’amministrazione Pd, dal 2014 ad oggi alla guida del Comune c’è M5S).
(da “Huffingtonpost”)
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