NON E’ IL MALTEMPO CHE HA UCCISO IN SICILIA, MA LE CASE ABUSIVE SUL LETTO DEI FIUMI
UN SOPRAVVISSUTO ALLA PIENA: ” NESSUNO INTERVIENE SULLE CASE CHE SORGONO COME FUNGHI A RIDOSSO DEL FIUME, UN TEMPO QUI UN SUMMIT DI MAFIA”
“Momenti terribili, il fiume che si ingrossa nel giro di pochi minuti e diventa un’onda che travolge tutto e tutti. Case e persone” .
Come racconta Palermo.it ha le lacrime agli occhi l’uomo che parla, è uno dei sopravvissuti della strage che ieri sera, intorno alle 23, ha travolto nove persone.
La furia dell’acqua ha sommerso le abitazioni che si trovano nella vallata di contrada Dogali-Cavallaro, a Casteldaccia.
“Io stavo andando a un incontro del mio gruppo di preghiera, avevo appena imboccato la stradina che dalla statale porta giù, pioveva a dirotto ed era buio, ma ho sentito un rumore forte, come un boato, è sono scappato prima che l’acqua travolgesse tutto”
Ha paura l’uomo che racconta la sera della strage. Ha paura perchè, dice, “questa è una zona molto particolare — sussurra — questa vallata è stata sempre una zona franca. Perchè mai nessuno ha controllato le case abusive che sorgevano come funghi a ridosso del fiume? Un tempo, in questa zona si facevano pure riunioni di mafia. Questa è una tragedia annunciata”.
Sussurra e chiede che il suo nome non venga citato.
“Ora — dice — ho solo un grande dolore dentro per quello che è accaduto”.
(da Globalist”)
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